IL MATTINO
la visita
06.06.2022 - 16:27
Citando Papa Francesco: ‘Peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla’, il ministro Speranza, ha parlato delle tantissime possibilità che bisogna cogliere dopo la pandemia, la famosa "egemonia culturale su basi nuove" e quella "nuova idea di salute", decantata nell'operetta "Perchè Guariremo" distribuita e ritirata dagli scaffali alle porte della seconda ondata. Speranza ha ricordato gli investimenti in corso e quelli futuri figli del Pnrr e come al suo insediamento da ministro, nel settembre 2019, il fondo nazionale per la sanità «ammontava a 114 miliardi». La sanità veniva da immensi tagli e nessuno avrebbe immaginato una pandemia solo pochi mesi dopo, mentre ora giustamente il fondo è stato potenziato «a 124 miliardi». Questione di numeri. Gli stessi numeri (talvolta poco attendibili) che dettano i provvedimenti governativi per contenere Covid e varianti. In tema di numeri il ministro ha ribadito che «In questo momento i numeri ci dicono che siamo in una fase migliore ma non significa che la pandemia è conclusa. Continuiamo con il nostro percorso tenendo un livello di attenzione e di monitoraggio ma anche di fiducia». Speranza ha ricordato 17.400 borse di studio, il doppio rispetto a due anni fa, «senza l’imbuto formativo, ciò significa che nei anni avremo una vera immissione di risorse umane». Quanto al tema del giorno sulla salute mentale
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