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Caro carburante: da ottobre 2021 a marzo 2022 lo Stato ha incassato 17 miliardi con le accise

Stando ai dati ufficiali del Mite, la crescita dei listini di benzina e gasolio è iniziata lo scorso ottobre, quando i prezzi hanno sfondato la soglia di 1,7 euro al litro iniziando una corsa al rialzo senza freni sfiorando 2,60 euro a litro, spiegano Consumerismo e Alma Laboris. Considerando il parco veicolare italiano, i prezzi medi mensili dei carburanti e una media di 2,5 pieni al mese, emerge che gli italiani tra ottobre '21 e marzo '22 hanno speso complessivamente 44,7 miliardi

Caro carburante: da ottobre 2021 a marzo 2022 lo Stato ha incassato 17 miliardi con le accise

Nello stesso semestre dell’anno precedente i cittadini, in base ai prezzi medi dei carburanti in vigore da ottobre 2020 a marzo 2021, avevano speso per i medesimi consumi 35,6 miliardi di euro. Questo significa che negli ultimi 6 mesi gli italiani, a causa del caro-carburante, si sono ritrovati a spendere complessivamente 9,03 miliardi in più, pari in media a +347 euro a famiglia. La ricerca di Alma Laboris, poi, si sofferma sulla componente fiscale dei carburanti, e analizza gli introiti incamerati dalle casse statali negli ultimi 6 mesi. «Dall’elaborazione dei dati pubblici, e in base alle proiezioni sul parco veicolare italiano, da ottobre a marzo lo Stato ha incassato 8,1 miliardi di euro con l’Iva sui carburanti, 17,2 miliardi con le accise, per un totale di 25,3 miliardi di euro - riferisce l’amministratore di Alma Laboris, Dario Numeroso - Mentre il peso delle accise è rimasto invariato rispetto al 2021 (0,728 euro su ogni litro di benzina, 0,617 euro sul gasolio) le entrate garantite dall’Iva sono aumentate grazie ai rincari alla pompa, e hanno determinato per le casse statali un "tesoretto" aggiuntivo che sfiora 1,7 miliardi di euro in soli 6 mesi». Con l’intervento del Governo, il prelievo si riduce notevolmente, portando il livello delle imposte al di sotto della media europea (0,81 euro/litro in Italia contro 0,85 nell’UE). Il nuovo prezzo finale è allineato a quello della Spagna e un pò più alto della media europea, ma più basso rispetto alle altre economie avanzate in Europa.

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