IL MATTINO
sanità
05.02.2022 - 15:50
La pandemia ha fatto registrare in tutte le Regioni un drammatico rallentamento delle attività di screening: il ritardo della diagnosi solo per il tumore al seno comporta un costo aggiuntivo sanitario annuo pari a circa 103 milioni di euro annuo ed nonostante la pandemia è doveroso sottolineare che in Italia mille persone ogni giorno ricevono una diagnosi di cancro, i tumori sono la seconda causa di morte solo dopo le malattie cardiovascolari. Come riportato nel XVI Rapporto Meridiano Sanità nel caso del solo tumore alla mammella nello scenario ipotetico di 12 mesi di ritardo nella diagnosi, si avrebbero 24.200 decessi all'anno (più del doppio rispetto ad adesso). Ogni mese di ritardo nella diagnosi si traduce, infatti, in un rischio di mortalità maggiorato del 10%. Il ritardo della diagnosi per questo tipo di tumore comporta un costo aggiuntivo sanitario annuo pari a circa 103 milioni di euro annuo, a cui si devono però aggiungere anche i costi sociali e di perdita di produttività lavorativa derivanti dalla mancata diagnosi. Tenendo conto di questo scenario drammatico che è conseguenza della pandemia Covid-19 e delle raccomandazioni dell'European Plan on Beating Cancer e della Mission on Cancer diventa ancora più urgente trovare una strategia unitaria e articolata di interventi necessari, che può essere il contenuto di un nuovo Piano Oncologico Nazionale, come più volte richiesto dalla comunità medico-scientifica e dalle associazioni di pazienti.
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