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Potenza, così il centro storico perde dignità

Passeggiare oggi nel centro storico di Potenza e nelle sue zone limitrofe suscita sentimenti contrastanti: da un lato la suggestione delle sue antiche strade e di un passato nobile e stratificato, dall’altro la triste evidenza di un degrado urbano sempre più visibile al quale pare impossibile porre rimedio, condito da scarso, talvolta inesistente, senso civico

Potenza, così il centro storico perde dignità

8 aprile 2025, scale che collegano Via del Popolo e Corso Umberto I

Il degrado del cuore antico della città non è frutto del caso. È il risultato di anni di abbandono, di scelte sbagliate, di assenze. Ma soprattutto è una responsabilità condivisa: è colpa della politica, è colpa dei cittadini. La manutenzione è scarsa, le telecamere poche e spesso non funzionanti, la pulizia ordinaria è insufficiente e i progetti di rigenerazione urbana si perdono tra le promesse elettorali e la burocrazia. Gli spazi pubblici non sono presidiati, né valorizzati, lasciando campo libero al degrado. Ma sarebbe troppo comodo fermarsi qui. Perché anche i cittadini – giovani, adulti, residenti e frequentatori del centro – hanno le loro responsabilità. Chi imbratta i muri con bombolette spray e chi abbandona rifiuti è parte attiva del problema. Il centro storico di Potenza è oggi lo specchio di un cortocircuito civico e istituzionale. “Spesso vedo gente che fa i propri bisogni qui, in mezzo alle scale. È una vergogna - spiega una residente - questo non è più un centro storico è diventato una latrina e non ci sono controlli”. Parole dure, che raccontano una verità scomoda

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