Potenza verso il ballottaggio, Smaldone fa chiarezza: "L'apparentamento con Telesca sia palese"

"Telesca ci ha ribadito la volontà di ricomporre il campo progressista. La nostra risposta però è che non ci può essere alcuna ricomposizione se non con un apparentamento palese sulla scheda elettorale". Così, in un post su facebook, Pierluigi Smaldone (Potenza Ritorna), riferendosi a un incontro con il candidato sindaco Vincenzo Telesca, che nel ballottaggio del 23 e 24 giugno sfiderà Francesco Fanelli (centrodestra). Al primo turno Fanelli ha chiuso al 40,6%, Telesca (appoggiato da cinque liste civiche di centrosinistra e dalla maggioranza del Pd ma senza il simbolo dem) al 32,4%, mentre Smaldone, sostenuto anche da Città Nuova e M5S, ha ottenuto il 17,6%. All'8% invece Francesco Giuzio (Basilicata possibile) che oggi ha partecipato all'incontro con Telesca e Smaldone. "Per quanto ci riguarda - ha aggiunto Smaldone - è arrivato il momento di archiviare la politica delle stanze chiuse". Smaldone ha ribadito la necessità di un apparentamento palese perché "i cittadini devono sapere per chi andranno a votare. È un gesto di civiltà nei loro confronti. La nostra storia politica, la nostra coalizione, i nostri candidati, i nostri elettori meritano rispetto. Oltre 6 mila e 600 preferenze non possono non essere rappresentate in consiglio comunale. Per portare avanti i punti programmatici che abbiamo elaborato in questi mesi servono interpreti seri e autorevoli. Se Telesca - ha proseguito - dovesse accettare la nostra proposta e dovesse vincere le elezioni, posso garantirvi che saremo le sentinelle di un buon governo comunale sia in giunta e che in consiglio. Con la nostra candidatura abbiamo deciso di intraprendere una strada e non la cambieremo di certo ora che siamo determinanti", ha concluso Smaldone.