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Regione Basilicata: approvato il Piano per la Peste suina africana

Imprese sociali,  ai lucani 2,5 milioni

"La strategia regionale per il contenimento della Peste suina africana (Psa) si implementa e si rafforza attraverso l'approvazione di due strumenti di governance che, sulla scorta delle indicazioni nazionali emanate dal commissario straordinario per la Psa, Vincenzo Caputo, vanno a regolamentare ulteriormente le azioni da attuare sia nelle zone di restrizione I e II della provincia di Potenza, sia nel territorio regionale libero da contaminazione della Psa". Ne ha dato notizia - attraverso l'ufficio stampa - il vicepresidente e assessore alla Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, in seguito all'approvazione di una delibera della Giunta regionale. "In particolare - ha spiegato l'assessore Fanelli - a seguito della condivisione del provvedimento con i competenti uffici della Regione Campania, affinché fosse elaborata una strategia comune di intervento, modulata secondo le particolarità di ogni singolo territorio, abbiamo approvato il Piano Regionale di eradicazione redatto ai sensi del 'Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (sus scrofa)' che prevede l'adozione di sei azioni strategiche". Secondo Fanelli, "l'approvazione contestuale del Priu (Piano regionale interventi urgenti) relativo all'anno 2024 - ha aggiunto l'assessore - consente gli interventi da attuarsi nel restante territorio regionale da considerarsi libero da Psa, al fine di evitare che l'infezione penetri e si diffonda sul territorio regionale e affinché si possano individuare precocemente e predisporre, in caso di introduzione, tutte le misure necessarie per limitarne la diffusione e preparare gli interventi da mettere in atto. Resta di fondamentale importanza, anche in questa fase, un approccio sinergico e multidisciplinare - ha concluso l'assessore - tra tutti gli attori coinvolti e i gruppi operativi territoriali per proseguire un lavoro di programmazione a lungo termine in modo coordinato anche con le politiche agricole, alimentari e forestali e con l'ambiente, territorio ed energia affinché si riesca a contrastare la diffusione del virus e si impattino il meno possibile le misure restrittive su tutta la filiera produttiva, sulle attività commerciali, legate al turismo e allo sviluppo rurale; settori di vitale importanza per la nostra regione".

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