IL MATTINO
il report
07.02.2024 - 12:53
Il quadro demografico della Basilicata è stato definito "preoccupante" dal segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, che ha commentato i dati che sono emersi dal rapporto su "Demografia e disabilità in Basilicata", realizzato dall'Ires Cgil e dallo Spi Cgil Basilicata. Dal report è risultato che il 96 per cento dei disabili lucani, e almeno l'86 per cento di quelli gravi, rimane in carico alle famiglie, e solo il 4 per cento di tutti i disabili lucani (4.342 persone) è preso in carico dalle politiche sociali regionali. La Basilicata - è scritto nel rapporto - perde fra il 2018 e il 2022 il 4,8 per cento della sua popolazione, con un quoziente di natalità che nel 2022 è sceso all'89,7 per cento. Gli ultrasessantacinquenni lucani sono il 25 per cento della popolazione attuale (134 mila), e i pensionati con oltre 80 anni sono un terzo circa del totale, quindi "a rischio disabilità". "Investire nel welfare nel sociale deve essere una priorità nella nostra regione. Non è più tollerabile - ha commentato Summa - che nonostante tutte le risorse a disposizione derivanti dalle royalties del petrolio e del gas, questa Regione non sia in grado di dare risposte adeguate alla fascia di popolazione più fragile". Tra gli altri dati, è stato rilevato che, con una media annua di 14.000 euro di pensioni erogate a persone disabili, la Basilicata è quartultima in Italia, con circa 1.000 euro annui in meno rispetto alla media nazionale, la quota di anziani beneficiari di servizi socio assistenziali domiciliari è allineata alla media nazionale, mentre la spesa sociale lucana è scesa fino a tornare sui livelli del 2011.
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