IL MATTINO
politica
30.11.2023 - 17:24
da sinistra Piro e Pepe
"La Lega faccia chiarezza, ho sentito il commissario regionale Pepe e scritto al ministro Salvini". Così il consigliere regionale lucano di Forza Italia Francesco Piro in riferimento a quanto sta accadendo al Comune di Lagonegro, centro del Potentino, dove al sindaco civico Salvatore Falabella, è arrivato l'appoggio di due esponenti della Lega. Per il consigliere azzurro ciò significa che la Lega sta offrendo appoggio "all'intera maggioranza Pd" questa è una cosa che "non depone bene sia per le prossime competizioni elettorali regionali, sia per la formazione delle liste di coalizione nei Comuni dove si vota". Il consigliere a questo punto chiede di fare chiarezza perché se questa non ci sarà "in molti dei Comuni che andranno alle elezioni, soprattutto nel Lagonegrese, non ci sarà intesa alcuna con la Lega". Dichiarazioni forti che potrebbero minare la compattezza della stessa giunta regionale guidata da Vito Bardi e che arrivano all'indomani di una nota della segretaria provinciale della Lega di Potenza, Stefania Polese, che sottolineava la lealtà del Carroccio "sempre e dovunque". Polese nella stessa nota sostiene il supporto del suo partito al progetto civico per il rilancio di Lagonegro a cui intende di continuare a farne parte "per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati" e rivolgendosi a Falabella dichiara: "stia sereno, il nostro sostegno alla sua azione di governo per rilanciare Lagonegro, non è in discussione e cammineremo spalla a spalla per portarla a compimento". Polese però non dimentica poi il centrodestra e, nero su bianco, scrive: "nello scenario regionale, è scontato che la Lega lavorerà sempre per l'unità della coalizione, per il suo rafforzamento, per la sua vittoria e per una più incisiva azione di governo". Nel gioco delle dichiarazioni entrano di diritto anche Adelaide Spera e Mimmo Fortunato i due leghisti entrati in appoggio a Falabella. "Intendiamo tranquillizzare i cittadini di Lagonegro in merito a comunicati che hanno ingenerato confusione. La nostra appartenenza alla Lega - scrivono - non confligge con la scelta di aderire alla compagine, configuratasi come lista civica, che ha vinto le elezioni...Prendiamo, dunque, nettamente le distanze da questi vili quanto vani tentativi di destabilizzare la compagine di governo. Chi pone in essere questi atti non ha a cuore gli interessi della comunità". In 24 ore quello del comune del Potentino diventa così 'un caso' che per Piro proprio "non depone bene". Ed ora la palla passa a Pepe e Salvini a cui toccherà disinnescare le polemiche e rimettere ordine nelle alleanze.
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