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verso le regionali 2024

Basilicata 2024: Crippa braccio destro di Salvini brucia le ambizioni del sindaco di Tolve

Scotellaro, Pepe (Lega) non ha dubbi: «Un interprete innovativo del ruolo di sindaco»

Pasquale Pepe

Non è una novità: da tempo i ministri Casellati e Tajani passando per il senatore Gasparri e tutto lo stato maggiore di Forza Italia hanno blindato il generale Vito Bardi. "Non è in discussione la candidatura del presidente uscente della Basilicata e vincente in tutti i sondaggi. Forza Italia lo sostiene con forza e determinazione", inizia con questa dichiarazione - in linea con quanto già sostenuto in quel di Gaeta in occasione della kermesse azzurra - il lunedì mattina del numero uno della Farnesina e plenipotenziario forzista Antonio Tajani. Ad Affaritaliani.it il vicepremier e ministro degli Esteri esprime la propria posizione commentando la possibilità che in terra lucana sia la Lega ad esprimere il candidato presidente. Sullo sfondo Pasquale Pepe è ben consapevole che sono archiviati i fasti del 2019 (clicca qui). Il commissario della Lega in Basilicata, ex senatore, sindaco di Tolve e attuale collaboratore di Matteo Salvini a Palazzo Chigi, scalpita ai box e prova con enorme fatica ad inserirsi nel dibattito e sul tavolo delle trattative dove il vicesegretario nazionale della Lega, Andrea Crippa, propone lo schema "dell'usato sicuro". In Abruzzo, Sardegna e Basilicata, dice Crippa: "Abbiamo tre governatori uscenti e vanno ricandidati. Cerchiamo di fare in fretta, troviamo una sintesi e non mettiamo veti tra di noi, altrimenti non facciamo un buon servizio al centrodestra". Il vicesegretario della Lega lancia, dunque, un messaggio agli alleati auspicando un tavolo per le Regionali di marzo che, però, al momento non è all'orizzonte dopo lo strappo in Trentino tra FdI e Lega a causa delle deleghe della giunta Fugatti bis. "Fratelli d'Italia ha l'onere e l'onore di avere il presidente del Consiglio e di tenere unita la coalizione - rimarca Crippa - ci sono dei tempi che vanno rispettati per la campagna elettorale: secondo me facendo passare del tempo per convocare un tavolo si rischia di compromettere dei risultati. Vendicarsi per il Trentino non facendo partire le campagne elettorali, dove tra l'altro sono coinvolti i tre partiti, non mi sembra una scelta atta a confermar tutti e tre i governatori di centrodestra alle prossime elezioni". Crippa non ha dubbi, veste i panni "dell'ammazzapepe" e rilancia lo schema odierno: Marco Marsilio (FdI) in Abruzzo, Vito Bardi (FI) in Basilicata Christian Solinas (Lega - Partito sardo d'azione) in Sardegna, a cui il partito di Giorgia Meloni non dà il sostegno. "Noi non mettiamo veti su altri candidati, non è piacevole che alcuni invece ne mettano sui nostri - tuona Crippa - quando si cambia un governatore uscente, poi alla fine si rischia sempre di non fare un bel risultato. Gli uscenti hanno fatto un buon lavoro, bisogna partire da loro". 

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