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A Venosa ignoti provano a bruciare l'auto della sindaca Marianna Iovanni, solidarietà unanime della politica lucana

A Venosa ignoti provano a bruciare l'auto della sindaca Marianna Iovanni, solidarietà unanime della politica lucana

L'auto della sindaca di Venosa (Potenza) Marianna Iovanni è stata danneggiata nella notte da ignoti che avrebbero tentato di bruciarla mentre era parcheggiata sotto casa. "Solo il caso, a quanto pare, ha evitato danni più gravi, dato che la vettura è dotata di impianto a gas". Così i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle in Basilicata Gianni Leggieri e Gianni Perrino che definiscono quanto accaduto all'unica donna prima cittadina del M5S in regione un "episodio gravissimo, che ci fa fare un salto indietro di molti anni e ci deve far riflettere su come si possano esprimere dissenso e critica in una maniera distorta e pericolosa". Per Leggieri e Perrino "la critica non deve mai travalicare in violenza e attacchi alla persona, come purtroppo avviene sempre più spesso. Ultimo degradante esempio, gli attacchi triviali sui social ad un'altra donna del M5S, la coordinatrice provinciale di Potenza, Alessia Araneo". "Interroghiamoci tutti se forme di imbarbarimento del pensiero stanno di nuovo prendendo il sopravvento e si trasformano in azioni da condannare senza se e senza ma. Gli odiatori seriali - concludono - sono tra noi e vanno allontanati con la forza delle idee e del dialogo sempre costruttivo".

“Un atto delinquenziale nel perfetto stile degli anonimi senza coraggio, non fa che rafforzare la convinzione che il Sindaco di Venosa, Marianna Iovanni, è sulla strada giusta del rispetto della Legalità e della difesa dei diritti di tutti i cittadini.
L’insano gesto è anche spesso il frutto del clima di odio del confronto politico fuori da ogni regola del rispetto democratico dei ruoli a ciascuno assegnato. La mia solidarietà umana, personale e politica senza se e senza ma.” è il commento di Giordano Presidente della Provincia di Potenza.

"Nulla può e deve giustificare beceri gesti figli di ignoranza e violenza: ferma condanna e piena solidarietà alla sindaca del comune di Venosa Marianna Iovanni, alla sua famiglia e alla comunità del M5S di Basilicata", lo scrive su Twitter il capogruppo di FdI in Consiglio regionale della Basilicata Tommaso Coviello.

"Solidarietà alla sindaca di Venosa", Marianna Iovanni (M5S), "per l'atto vandalico che ha subito". "Mi auguro che - ha detto il governatore lucano Vito Bardi su Twitter - si faccia presto chiarezza sull'accaduto e si puniscano i responsabili".

"Le ultime ventiquattro ore hanno spostato all’indietro le lancette del tempo nella nostra Basilicata, fotografando una comunità ferità. Sconcerta, infatti, quanto accaduto a due delle portavoce del M5s lucano: la sindaca di Venosa Marianna Iovanni e la coordinatrice provinciale Alessia Araneo. Alla prima hanno provato a incendiare l’auto; la seconda è stata invece assalita da dilaganti messaggi di odio", afferma il deputato pentastellato Lomuti. "Due episodi - prosegue - che raccontano la crisi del nostro vivere civile, nonché l’incapacità da parte di molti di accogliere e rispettare un pensiero divergente. La violenza, sia essa fisica o verbale, è la negazione della civiltà, l’azzeramento del dialogo, il fallimento della politica. Condanno, dunque, senza appello l’odio perpetrato ai danni di Marianna Iovanni e Alessia Araneo, alle quali esprimo tutta la mia solidarietà, certo del fatto che reagiranno con forza e determinazione a tanta codardia, supportate dal conforto di tutta la comunità lucana del Movimento Cinque Stelle e non solo. Oggi più che mai, abbiamo bisogno di estinguere i fuochi della rabbia sociale (che spesso si avventano sui più fragili), attraverso il buon governo e la diffusione di una cultura del dialogo e dell’accoglienza. A testa bassa e più consapevoli di prima, continueremo a fare il nostro lavoro, fieri di avere in campo donne come Marianna e Alessia", conclude Lomuti.

“Un gravissimo segnale di violenza per tutta la comunità. - dice Bennardi, primo cittadino di Matera - Vorrei nell’occasione manifestare vicinanza anche ad Alessia Araneo e Pina Manzolillo, due donne impegnate in politica, rispettivamente referente di M5S della provincia di Potenza e assessore Pd al Comune di Lagonegro, offese e insultate sui social per questioni diverse. Viviamo un momento così delicato, in cui la violenza di genere e contro le diversità appare quasi una presenza scontata nelle cronache nazionali e in molti atteggiamenti quotidiani; in questo contesto, gesti e parole hanno un peso e la politica deve dare il buon esempio. Nel caso dell’assessore Manzolillo, c’è l’aggravante che le offese provengono direttamente da un consigliere regionale di maggioranza. Non ha molto senso affrontare la violenza di genere con l’indignazione a livello istituzionale, se poi permettiamo che da un consigliere regionale arrivino attacchi social così diretti, o se da un ormai ex dirigente regionale sembra siano partiti messaggi sessisti nei confronti di una funzionaria dell’ente. Violenza fomenta violenza, e quella verbale che viene da cariche istituzionali o amministrative può legittimare gesti ancora più violenti. Oltre a un grande abbraccio alla sindaca Iovanni -conclude Bennardi- esprimo massima solidarietà a tutte le donne che hanno deciso di dedicarsi alla politica per passione, conciliando con fatica l’esiguo tempo a disposizione per essere anche madri, mogli e figlie. Solidarietà a tutte coloro cha hanno subìto violenza in Basilicata, verbale o fisica, e l’invito per tutti a tenere sempre un atteggiamento rispettoso, rinunciando a ogni forma di espressione sessista, maschilista, alla violenza e alla sopraffazione. Si rilanci in Basilicata, nelle scuole, in famiglia e nelle istituzioni, una cultura del rispetto verso tutte le persone”.

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