IL MATTINO
il caso
02.08.2023 - 12:31
ll caso è emerso durante un’audizione in commissione consiliare sul Crob di Rionero in Vulture. “Come Commissione Regionale Pari Opportunità apprendiamo con profondo sconcerto e disgusto, dalla stampa, di una situazione molto più che imbarazzante, che già da qualche mese si è creata presso il Dipartimento Salute dove un alto dirigente regionale sta molestando, a quanto sembra indisturbato, una funzionaria con messaggi whatsapp contenenti proposte sessuali irripetibili nella loro oscenità. Innanzitutto, condanniamo questo atteggiamento sessista in assoluto e, a maggior ragione all’interno di un ambito istituzionale che dovrebbe tutelare i diritti delle cittadine e dei cittadini, in primis il diritto alla salute e al welfare. Inoltre evidenziamo come il silenzio e l’omertà non siano più accettabili”. Afferma la presidente della Crpo, Margherita Perretti. “Ricordo, inoltre, che l’Assessore Fanelli è Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla violenza contro le donne e i minori, Osservatorio che, nonostante le nostre richieste – prosegue Perretti -, il Dipartimento non ha più ritenuto opportuno convocare. Chiediamo, quindi, che il Presidente Bardi e l’Assessore alla Salute Fanelli facciano immediatamente chiarezza su questa tristissima vicenda e che vengano adottati subito, senza ulteriori dilazioni, gli opportuni provvedimenti”, ribadisce Perretti
"Ho immediatamente dato comunicazione agli uffici preposti di avviare l'opportuna e doverosa istruttoria in seguito alle notizie di stampa su una presunta molestia avvenuta in una direzione della Regione Basilicata", dice il governatore Bardi che aggiunge: "Attendiamo di concludere l'iter in pochissimi giorni, così da avere un quadro chiaro e poter prendere una decisione giusta. Il rispetto delle donne é un dovere morale e personalmente un faro nella mia vita privata e professionale, un principio rispetto al quale non sono ammesse deroghe o compromessi. Ovviamente comprendo l'attenzione mediatica sulla vicenda, ma le istituzioni devono seguire regole e procedimenti, in ossequio al principio di legalità, che vale sempre e per tutti. Il tutto dovrà ovviamente avvenire in tempi rapidi, per dare poi successivamente una risposta chiara e trasparente all'opinione pubblica e ai cittadini lucani".
“In quanto unico esponente femminile della Giunta Bardi, oltre che come donna che ha già subito in passato infimi attacchi maschilisti, sento di dover prendere forte e ferma posizione su quanto emerso recentemente sulla stampa, a proposito di pesanti molestie sessuali di cui è stata fatta oggetto una funzionaria regionale da parte di un alto Dirigente del medesimo Dipartimento in cui la stessa opera. Ho già denunciato a suo tempo un habitus mentale sessista e maschilista che sottotraccia svilisce il lavoro delle donne, purtroppo anche nei luoghi istituzionali e nelle aule consiliari, tuttavia, ritengo ancora più grave la vicenda denunciata adesso dai giornali perché, qualora la versione riportata dovesse corrispondere a verità, si profilerebbe un inammissibile abuso di ruolo apicale per estorcere favori e prestazioni sessuali contro una lavoratrice in posizione gerarchica subordinata", è invece il punto dell’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata, Donatella Merra. "Non si tratterebbe - prosegue - solo di forma mentis degradante e indecorosa ma di vera e propria condotta tesa allo sfruttamento sessuale, attraverso l’abuso di autorità, da condannare senza reticenze. Occorre intervenire all'istante con un’azione disciplinare contro chi ha violato le regole e calpestato i diritti ma occorre anche fare prontamente luce sulle eventuali responsabilità e omissioni, ad ogni livello, di chi sapeva e ha taciuto, di chi avrebbe dovuto vigilare e non l’ha fatto e di chi ha semplicemente tentennato in attesa che fossero gli eventi ad accomodare il tutto, forse contando su tensioni psicologiche e ripensamenti della presunta vittima". Per Merra: "Abbiamo il dovere di far emergere la verità, al di là dei possibili risvolti giudiziari qualora la vittima deciderà di agire nelle sedi opportune, affinché i responsabili siano immediatamente messi di fronte ai loro atti scellerati e allontanati dai loro uffici per aver vilipeso la dignità di una persona, di una donna, di una lavoratrice la quale è stata costretta a subire un comportamento eticamente scorretto e degradante che infanga tutta l’Amministrazione. Alla lavoratrice va tutta la mia solidarietà e il mio sostegno che si aggiunge a quello della Commissione Pari Opportunità la quale già ieri, con le dichiarazioni della sua Presidentessa, ha stigmatizzato questo esecrabile episodio; perciò mi rendo disponibile, sin da subito, ad agire, concordemente con quest’ultima, mettendo in campo qualsiasi azione tesa a supportare, in ogni sede, chi ha subito tale odioso misfatto, anche al fine di evitare che simili vergognosi avvenimenti si ripetano in futuro".
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