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A Potenza proseguono le proteste dei lavoratori Rmi e Tis: Bardi apre ad una soluzione tampone

A Potenza, anche questa mattina, i lavoratori hanno fatto sentire la propria voce

Covid. L'appello del governatore Bardi: «Abbiamo 16 ricoverati, 15 non sono vaccinati e uno ha ricevuto una sola dose»

Vito Bardi

"Comprendo che c'è un grande bisogno da parte dei lavoratori, ma mancano i requisiti per la loro stabilizzazione. Questo è purtroppo il retaggio di una politica che negli anni passati ha incoraggiato un sistema perverso che ha generato false aspettative. Questa modalità non può continuare perché è assolutamente anticostituzionale. Ciò che posso fare è impegnarmi a stanziare altri 20 milioni di euro per sostenere i lavoratori Rmi e Tis nel prossimo periodo, ma è una soluzione tampone". Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, incontrando oggi, a Potenza, insieme all'assessore alle attività produttive, Alessandro Galella, i rappresentanti dei lavoratori che da tre giorni manifestano davanti la sede regionale. "Certo - ha spiegato Bardi - non è una soluzione definitiva perché manca il requisito costituzionale della sussistenza del contratto di lavoro". Bardi ha annunciato ai sindaci l'intenzione di portare "l'istanza sul tavolo del Governo e al contempo ha sollecitato la platea a formulare proposte alternative che vadano nella direzione della pubblicazione di nuovi bandi ai quali la Regione può contribuire con un incentivo poiché, ha ribadito Bardi, l'accesso ai posti pubblici è normato dalla Costituzione. Stabilizzazione ferie e malattie non sono possibili, non lasceremo indietro nessuno - ha concluso - ci impegneremo come stiamo facendo in un lavoro congiunto a creare le giuste condizioni per dare concrete soluzioni".

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