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rapporto Pendolaria 2023

In Basilicata trasporti da film horror: circa il 10 per cento dei Comuni è raggiungibile col treno

Dopo sei anni torna in funzione il servizio per pendolari: dal 12 dicembre alla stazione di Vietri fermeranno due treni direzione Salerno e Potenza

immagine di archivio stazione Romagnano - Vietri - Salvitelle sulla tratta Battipaglia - Potenza - Metaponto

In Basilicata solo poco piu' del 10% dei Comuni e' raggiungibile direttamente via treno e le linee ferroviarie che attraversano il territorio regionale sono perennemente in difficolta'. E' ancora molto alta la percentuale di convogli con piu' di 15 anni di eta', oltre il 53% (in miglioramento rispetto ai dati riscontrati lo scorso anno (erano il 62%): in ogni caso oltre la meta' dei treni sono da considerare troppo vecchi per circolare. E' il quadro che nel nuovo rapporto Pendolaria 2023 di Legambiente in cui si fa il punto sul trasporto su ferro in Italia con un'analisi sul presente e futuro di questo settore. Per muoversi tra i due capoluoghi di Provincia, con Trenitalia non esistono collegamenti se non in autobus e con le Ferrovie Appulo Lucane servono almeno 2 cambi e ci si mette 3 ore e 25 minuti. La Basilicata presenta meno del 4% di rete ferroviaria a binario doppio e solo il 45% elettrificati, quindi il 55% della rete vede transitare treni diesel. Il numero di persone che prende il treno e il trasporto pubblico locale, lasciando a casa l'auto, e' diminuito drasticamente negli ultimi dieci anni (-35%). "Pertanto, alla luce di questi dati - sostiene Antonio Lanorte, presidente di Legambiente Basilicata - e' evidente come, ancora oggi, gli orizzonti strategici per una mobilita' nuova in Basilicata siano purtroppo sempre molto lontani, mentre la sfida dovrebbe essere quella di far aumentare i cittadini che si postano in treno. E le priorita' infrastrutturali sono sempre le stesse: il potenziamento della Potenza-Foggia, la velocizzazione della Battipaglia-Potenza-Metaponto (i cui costi sono al momento coperti solo per il 25%), il completamento della Ferrandina-Matera (i cui lavori sono stati finalmente appaltati e si spera possano iniziare entro l'anno) per la quale pero' e' indispensabile programmare investimenti per il collegamento adriatico. Si tratta anche di ragionare, sfruttando le risorse economiche disponibili, sulla riattivazione di tratte ferroviare dismesse, come la Sicignano-Lagonegro, attraverso la velocizzazione, modernizzazione e messa in sicurezza del tracciato, a favore del trasporto pendolare e turistico. Ma tra le priorita' c'e' anche il miglioramento dell'intermodalita' tra i diversi mezzi di trasporto. La Basilicata continua a ricevere pochissimi finanziamenti ministeriali per il potenziamento, l'ammodernamento e la messa in sicurezza del sistema ferroviario regionale. Ma anche gli stanziamenti sul bilancio regionale per il servizio ferroviario risultano troppo limitati. E cio' anche per migliorare i servizi: aumentare le corse per garantire un servizio piu' frequente e moderno; intervenire per migliorare la puntualita' perche' i ritardi su certe tratte non siano piu' la regola; assicurare su tutti i treni pulizia e sicurezza; rendere le stazioni piu' accoglienti per i viaggiatori attraverso interventi di rigenerazione e restyling delle stazioni, anche per la capacita' di attrarre piu' turisti. Infine, punto cruciale, la creazione di un servizio ferroviario espresso regionale, con orari cadenzati e treni moderni".

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