Cerca

regionebasilicata

Prima la surroga forzista, poi la mozione di sfiducia a Bardi: Braia e Polese i cerchiobottisti

Analisi del voto dei renziani lucani Braia e Polese, alleanze future? "Non abbiamo veti e pregiudizi"

Polese e Braia (Italia Viva)

L'antefatto

Nella giornata di ieri il via libera di Italia Viva Basilicata alla surroga forzista: "La surroga dei consiglieri dimissionari - dicono in una nota - non si correla agli aspetti politici, ma è un fatto tecnico. È stato politicizzato in quel momento perché era giusto palesare uno stato di fatto. I consiglieri di IV voteranno la surroga alla prossima seduta di Consiglio Regionale per dare la possibilità ai dimissionari consiglieri regionali Piro e Cupparo di difendersi nelle sedi giudiziarie come in loro diritto. Essere garantisti nei fatti significa anche questo e si confida che altrettanto possano fare tutti i consiglieri regionali, come peraltro sostanzialmente condiviso a margine della riunione dei gruppi di minoranza".

Italia Viva Basilicata sui forzisti dimissionari: "La surroga non è in discussione ma è tempo che Bardi si assuma le responsabilità" 

A stretto giro la reazione di Bardi

"Fa molto piacere il senso delle istituzioni e il gesto di responsabilità annunciato oggi da una parte della minoranza, mi riferisco a Italia Viva. Un segnale di grande correttezza istituzionale, nel rispetto dei ruoli di maggioranza e minoranza, in ossequio al principio di leale collaborazione. Consentire la surroga non è un favore alla maggioranza, ma è un servizio alle istituzioni, ai diritti di rappresentanza dei cittadini lucani e una salvaguardia delle garanzie poste soprattutto a tutela delle opposizioni. Mi auguro che la decisione responsabile di Italia Viva possa essere seguita da tutte le altre opposizioni".

Surroga forzista, Italia Viva apre e Bardi rilancia alle altre opposizioni: "Decisione responsabile" 

Il mal di pancia nel Terzo Polo: l'Azione di Pittella e Pessolano

Quel Terzo Polo compatto durante la campagna elettorale, come giusto che sia, inizia a mostrare le prime fragilità: renziani e calendiani allo scontro. Prima il cinguettio dell'esponente di punta della minoranza di Via Verrastro, Marcello Pittella, che intorno alle 10.30 inizia a scalare i social

Poi la nota del segretario regionale di Azione, Donato Pessolano: "La scelta di Italia Viva di comunicare il voto favorevole alla deroga dei consiglieri non è stata discussa con i vertici regionali di Azione, componente centrale del Terzo Polo: atto unilaterale che dovrà essere affrontato anche a livello nazionale". Scrivi Italia Viva o Italia vicina? Lo stesso Pessolano traccia il perimetro: "Le due maggiori forze del Terzo Polo nella recente campagna elettorale si sono presentate ai lucani come alternative alla sinistra populista e soprattutto a questa destra regionale".

Sulla surroga forzista si spacca il Terzo polo lucano, da Azione il segretario Pessolano attacca Italia Viva

L'intervento di Carlo Trerotola: "Non è consentito alcun soccorso esterno"

Il già candidato presidente e attuale consigliere regionale di minoranza Trerotola (Prospettive Lucane) piede a sinistra e cuore a destra che più volte non ha fatto mancare il proprio sostegno in Assise al centrodestra, tiene il punto e si sfila: "La mia disponibilità, incondizionata e disinteressata, a votare provvedimenti utili ai lucani non trova, in questo caso, motivi di una opposizione costruttiva. E’ questa la ragione per cui preannuncio la mia astensione dal Consiglio regionale sul tema delle surroghe dei nuovi consiglieri regionali. E’ un problema tutto interno alla maggioranza – sottolinea Trerotola - su cui non è consentito alcun soccorso esterno, trattandosi non di scelte di governo ma di problemi di coalizione".

Dietrofront, la nota di Italia Viva. La surroga e il paracadute della mozione di sfiducia a Bardi: è per sgomberare il campo da strumentalizzazioni?

“Siamo allibiti dalle reazioni polemiche e strumentali espresse da parte dei nostri alleati rispetto alla volontà di votare a favore della surroga dei consiglieri regionali dimissionari”. Lo dichiarano i due esponenti di Italia Viva in Consiglio regionale Mario Polese e Luca Braia che aggiungono: “Restiamo consiglieri di opposizione e il nostro esplicitare una posizione che avevamo espresso ufficialmente in Consiglio regionale e concordata anche nelle riunioni di minoranza della scorsa settimana (posizione che ricordiamo era condivisa anche da altri che evidentemente nel frattempo hanno cambiato idea), serviva solo a fare chiarezza all’interno di un dibattito troppo ombreggiato da politicismi e dialoghi trasversali per lo più sottobanco”.

“Noi riteniamo che confondere la politica con obblighi tecnici, peraltro giuridicamente esponibili a sanzioni - sottolineano il capogruppo di Iv Braia e il vicepresidente del Consiglio regionale Polese - sia sbagliato. Per questo insistiamo su un principio: la surroga dei consiglieri dimissionari Cupparo e Piro serve per ristabilire con un atto giuridico la funzionalità della massima Assemblea legislativa regionale e le sue Commissioni. Le polemiche di queste ore ci convincono ancora di più che quello sia un atto da compiere quanto prima per evitare il rischio che la superficialità demagogica prenda il sopravvento anche su questioni che attengono alla libertà personale di un individuo che ha il diritto di difendersi liberamente in sede giudiziaria”.

“Rimane invariato il giudizio fortemente negativo nei confronti del Governo regionale di centrodestra che anche nell’ultima seduta di Consiglio ha dimostrato di non essere compatto e numericamente autosufficiente. Ma ribadiamo ci sono strumenti politici per esprimere critica e dialettica. Finora coerenti con i nostri principi garantisti e liberali abbiamo svolto sempre il ruolo affidatoci dagli elettori pur senza mai strumentalizzare le vicende giudiziarie a prescindere dai soggetti coinvolti. Si chiama sciacallaggio. Proprio per sgomberare il campo da strumentalizzazioni che servono solo ad allontanare le persone dalla politica e preferendo i fatti alle parole, abbiamo appena preparato una mozione di sfiducia nei confronti del Governo retto da questa maggioranza. Mozione che ha premesse esclusivamente politiche e di merito e che ci auguriamo venga firmata da tutti i consiglieri che lo riterranno opportuno e discussa all’indomani della votazione sulla surroga, perché intendiamo sfidare il centrodestra sulla politica e non utilizzando trucchetti giustizialisti per azzoppare chi comunque è stato democraticamente eletto”.

“Per il resto ricordiamo, per primi a noi stessi, che nessuno ha la ‘Golden share’ del Terzo polo. Anche noi ci saremmo aspettati fosse composto un gruppo unico in Consiglio regionale, ma siamo abituati a rispettare le decisioni altrui. Per questo ci auguriamo che si torni a discutere di politica perché il Terzo polo, o meglio Renew Italia, è un progetto unitario che non merita spaccature o personalismi per una politica che torni a occuparsi di merito e non di pettegolezzo”, concludono Polese e Braia.

Questa la cronaca ufficiale della giornata, il dietro le quinte è fatto di post sui social e di mezze frasi, come quelle dell'ex FdI Vizziello che parla anche per il collega Zullino e rispondendo a Gorga, già responsabile dei giovani del Carroccio lucano, dice di aver già dimostrato di essere pronto ad andare a casa. Sarà vero? E gli altri?

 

Vizziello e Zullino da un lato. Braia, Polese, Trerotola e Pittella dall'altro. La minoranza o presunta tale è una polveriera. La mozione è un paracadute? Osservatori attenti e meno attenti non le mandano a dire e mentre i consiglieri regionali di Italia Viva si avvicinano mal-destramente alla maggioranza in tanti riconoscono il colpo al cerchio e uno alla botte.

Sulla pagina Facebook dell'attivissimo Braia interviene una vecchia memoria di Via Verrastro

Surroga e sfiducia: qualcuno parla di triplo salto carpiato

Domani è un altro giorno. Canta Caparezza: "Mi contraddico facilmente, ma lo faccio così spesso che questo fa di me una persona coerente"

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione