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Sanità: Fanelli si incensa per il report della Sant’Anna, di diverso parere l'eurodeputata Gemma

"A Bardi e all’assessore alla Sanità lucana – ha affermato l'eurodeputata del M5S Chiara Gemma – diciamo che le problematiche non si risolvono con le conferenze stampa, i piani teorici, o i proclami a media e lunga scadenza"

Sanità: Fanelli si incensa per il report della Sant’Anna, di diverso parere l'eurodeputata Gemma

da sinistra: Fanelli e Gemma

“La Basilicata è l’unica regione, tra le dieci analizzate dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nel report annuale, che è riuscita a tornare ai volumi del 2019. I dati ci dicono che il nostro sistema sanitario si sta riprendendo dalla pandemia prima e meglio di altre regioni e questo ci lascia ben sperare in vista della riorganizzazione del comparto legata agli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. È quanto dichiara l’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli, commentando il report annuale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sulle performance registrate in ambito sanitario dalle regioni nel 2021, presentato ieri a Perugia. “Lo studio, condotto dal Laboratorio Management e Sanità della prestigiosa Scuola, ci promuove in diversi importanti ambiti, tra cui la pediatria, l’emergenza-urgenza, la qualità dei processi, le cure palliative e il costo sanitario pro-capite, ma ci segnala anche che su altri dobbiamo continuare a investire risorse ed energie – aggiunge Fanelli – per migliorare i percorsi assistenziali e i servizi garantiti ai pazienti lucani e attrarre anche quelli dei territori confinanti. È quello che questo governo regionale intende fare, nonostante gli inevitabili impedimenti causati in certi momenti dall’emergenza sanitaria, per onorare l’impegno preso con i cittadini”. Fanelli - ad esempio - archivia i gravi problemi del Cup e del Crob e al netto di numeri e percentuali la pensa diversamente Chiara Gemma, eurodeputata del Sud e della Basilicata: “I servizi sanitari lucani sono in una fase di grande difficoltà, la Regione non è in grado di trovare le soluzioni e i cittadini subiscono da molti mesi le conseguenze. Il Covid non può continuare ad essere l’alibi della giunta regionale rispetto alle liste d’attesa e alla mancanza di personale per assicurare prestazioni sanitarie efficienti e in tempi rapidi. Ancora più gravi i casi come quello dell’ospedale Crob di Rionero dove qualche giorno fa sono state chiuse le sale operatorie per mancanza di anestesisti. La situazione è intollerabile, e sempre più spesso riceviamo segnalazioni da cittadini lucani che hanno problemi di salute e sopportano tempi lunghissimi per poter ottenere una visita, un esame specialistico o un intervento nelle strutture sanitarie lucane”. “La Basilicata – ha evidenziato l’esponente del M5s – è una delle regioni italiane dove non vengono rispettati i tempi previsti dal Piano nazionale delle liste di attesa del 2019 (Pngla) e purtroppo, nonostante gli annunci dell’assessorato regionale alla Sanità, le difficoltà continuano, specialmente per i cittadini più deboli che hanno problemi economici. Stando alle norme vigenti il Sistema sanitario nazionale dovrebbe garantire una prestazione urgente in 72 ore, entro 10 giorni se c’è il codice «breve», entro 30 giorni per una visita e 60 per un esame differibile". "In Basilicata questo non avviene – ha spiegato Gemma – e facendo riferimento alle informazioni che abbiamo la situazione non tende a migliorare”. “La cosa grave è che il problema è diventato strutturale e i lucani accettano in silenzio i ritardi e le inefficienze. Oppure, in alternativa, cercano soluzioni tramite l’amico in ospedale, rivolgendosi alle strutture private o, quando hanno le possibilità economiche, andando fuori regione. La delega sulla sanità è la competenza territoriale più importante per una Regione e vale circa il 70% del bilancio regionale. Quando si fallisce su questo si fallisce su tutto. Per scongiurare tale eventualità – ha evidenziato la parlamentare del M5s – è bene che il presidente Bardi e la sua giunta mettano al primo posto questa emergenza e utilizzino in modo oculato tutti gli strumenti finanziari e normativi nazionali e regionali, dal Pnrr all’aumento del fondo sanitario regionale”. “A Bardi e all’assessore alla Sanità lucana – ha concluso Gemma – diciamo che queste problematiche non si risolvono con le conferenze stampa, i piani teorici, o i proclami a media e lunga scadenza, ma con azioni e piani immediati e ponderati che siano in grado di dare risposte concrete in tempi rapidissimi. A partire da un piano straordinario di assunzioni e di stabilizzazione del personale sanitario precario che possa riportare a pieno regime la funzionalità delle strutture ospedaliere e assistenziali lucane”.

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