IL MATTINO
regione basilicata
03.06.2022 - 15:40
Francesco Piro
Francesco Piro, forzista di ferro, non le manda a dire. La sua anti diplomazia gli è valsa dal Mattino l'epiteto de "il rottamatore della Cgil" dopo la bagarre - durata più giorni - con il segretario Summa. «La sua gestione è stata la peggiore di tutte», aveva tuonato il consigliere regionale originario di Lagonegro. È sulla scia del "senza peli sulla lingua" che Piro prosegue nel suo recente incarico di vice presidente del Consiglio regionale lucano. Questa volta prova a svegliare un rinnovato presidente Cicala dal torpore imbalsamante di Via Verrastro. Piro fa propria la necessità di un cambio di passo e attenziona la questione degli stipendi. Urge - infatti - una riunione di presidenza per pianificare il pagamento dei collaboratori che ad oggi sono senza stipendio, annunciando di aver già provveduto "di tasca propria" per quanto di competenza. Ma non solo, ci sono anche altre questioni che meriterebbero un approfondimento, bollando il tutto con un serafico: «Atteggiamento incomprensibile di Cicala». Dopo la vicenda della targa per premiare alcuni imprenditori del Lagonegrese, Cicala ha deciso di lanciare una frecciatina a Piro, ricordando in una nota che non si possono prendere iniziative a nome della Presidenza senza una delibera dell'Ufficio di Presidenza. Piro ha rilanciato la propria posizione e raggiunto dalla testata Cronache Lucane, ha precisato che: «Lui a differenza mia fa tutto solo con i fondi della Regione e ricordiamo che io non ho neanche mai chiesto contributi Covid. Perciò, direi a Cicala che prima di parlare di me dovrebbe guardare bene le sue di azioni». E ancora a domanda su quanto espresso da Cicala nella famosa nota: «Ci ho pulito il .... del mio cagnolino. Cicala non è il proprietario della Regione e del suo logo». Cicala alle corde? Interviene Marti, senatore pugliese del Carroccio e commissario della Lega in Basilicata. Gli: «Attacchi volgari, sconsiderati e privi di motivazione alcuna, tutt'altro che consoni ai ruoli istituzionali coinvolti, da parte del vicepresidente del consiglio della Regione Basilicata Francesco Piro contro il Presidente Carmine Cicala», apparsi oggi su alcuni giornali, sono un fatto che «Mina gravemente l'unità della maggioranza di centrodestra e definiscono la totale inadeguatezza di Francesco Piro al ruolo che gli è stato affidato». «Viste la sua inadeguatezza e la sua insofferenza, da addebitare unicamente a se stesso evidentemente, non può fare altro che dimettersi, così da permettere agli uffici interessati di poter lavorare nel giusto clima. Non si tratta - ha aggiunto Marti - soltanto di difendere la Presidenza del Consiglio regionale e chi oggi la rappresenta, Carmine Cicala, a cui va tutta la nostra solidarietà e stima ma si tratta di tutelare la credibilità delle istituzioni tutte e la solidità di una coalizione, per rispetto verso i cittadini, ancor più dopo le fibrillazioni degli ultimi mesi: i lucani meritano serenità e stabilità, e non ci pare che il comportamento di Piro vada verso questa direzione». È solo primo capitolo dello scontro Piro - Marti?
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