IL MATTINO
il progetto
21.05.2022 - 17:01
Il consorzio nasce per la gestione delle proprietà silvo-pastorali (pubbliche, private e collettive) al fine di contrastare il frazionamento delle proprietà stesse, incrementare la pianificazione, valorizzare le vocazioni produttive, ambientali e sociali locali e sostenere lo sviluppo ed il rafforzamento delle reti di imprese. Inoltre è uno strumento essenziale per la valorizzazione ambientale e per la creazione di filiere agroforestali determinanti per la creazione di una dimensione economica idonea a contribuire a conservare e ad accrescere la permanenza della residenzialità nelle aree interne del Paese. Infatti, il consorzio ha tra gli obiettivi la valorizzazione delle risorse forestali, legnose e non legnose, mediante piani di gestione forestale estesi anche al patrimonio boschivo di privati. La gestione tecnica ed economica dei boschi dei consorziati è volta a garantire l’equilibrio tra le diverse funzioni del bosco, fra cui la produttività, nel rispetto dei criteri di sviluppo sostenibile. Ha ottenuto un finanziamento di 200.000 € dal MIPAF partecipando al “Bando di selezione delle proposte progettuali per la costituzione di forme associative o consortili di gestione delle aree silvo – pastorali” – Sottopiano 3 – Piano Operativo Agricoltura – D.M. N. 13329 del 22/04/2020 pubblicato in G.U. n. 149 del 13/06/2020. Circa 2000 ettari sono state certificate PEFC, uno dei maggiori standard di certificazione di gestione forestale sostenibile.
“Il progetto presentato da Coldiretti punta a valorizzare lo scarto, la massa biologica delle foreste per poter realizzare energia verde e quindi, rappresenta sicuramente un tassello di un mosaico più grande che punta all’autonomia energetica e all’efficienza. Credo che ognuno dei piccoli Comuni della Basilicata potrebbe diventare una comunità energetica”. Lo ha detto nella giornata di ieri l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico, che a Potenza ha partecipato alla presentazione ufficiale del consorzio “Ge.fo.cal”. “Con le comunità energetiche – ha aggiunto Latronico – i consumatori diventano produttori e si realizzano obiettivi di autonomia energica dei territori, con benefici rilevanti perché l’energia verde non produce emissioni dannose per l’ambiente. Lavoreremo – ha concluso – perché i 131 Comuni lucani possano diventare altrettante comunità energetiche in rete tra loro”.
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