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la frase sessista

Caso Leone, la condanna di Crocco, presidente dell’Alleanza delle Cooperative: «Delle pari opportunità siamo espressione»

Alleanza delle cooperative: Giuseppe Nicola Crocco è il nuovo presidente regionale

Giuseppe Nicola Crocco (archivio)

«Una pagina buia della politica lucana è quella scritta dal consigliere regionale Rocco Leone (FdI) durante una riunione del consiglio regionale della Basilicata. La frase di chiaro tenore sessista, indirizzata all’assessora Donatella Merra, contiene l’uso di un linguaggio che rivela tutti i pregiudizi di cui una certa cultura è intrisa e che, come accaduto ieri, si manifestano attraverso espressioni grottesche e discriminatorie», è quanto afferma Giuseppe Nicola Crocco, presidente dell'Alleanza delle Cooperative, per la vicenda incresciosa finita alla ribalta delle cronache nazionali. «L’assessora regionale Donatella Merra brilla nel firmamento politico lucano, essendosi distinta per la competenza, la serietà e la determinazione con la quale svolge e porta avanti il suo ruolo istituzionale. Il dr. Leone, oltre a colpire una donna in quanto donna, attacca “un ruolo apicale” della nostra Regione - rimarca Crocco - diffondendo un pericoloso messaggio e lasciando trapelare una mancanza assoluta di rispetto per le istituzioni. È importante che la comunità prenda in ogni sede le distanze da quanto accaduto. Gli atteggiamenti misogini e la violenza nei confronti delle donne violano il diritto delle donne di partecipare pienamente e in condizioni di parità alla vita politica e pubblica; ne discende che ad essere ugualmente compromessi sono i fondamenti della democrazia e il funzionamento delle istituzioni democratiche. È necessaria - prosegue il presidente Crocco - una condanna ferma per l’attacco sessista subito dall’assessora Merra da parte di tutte le forze politiche e anche da chi, nell’immediato, non è intervenuto prendendo le distanze e stigmatizzando l’uso di espressioni così lesive della dignità di una donna. Esprimo pubblicamente solidarietà a chi ha visto, da parte di chi occupa una sede istituzionale, così fortemente lesa la propria dignità. Sia come uomo che in qualità di Presidente dell’Alleanza delle Cooperative della nostra Regione, proprio in ragione della funzione sociale che ci viene riconosciuta dalla costituzione all’art. 45, non posso che sentirmi responsabile di testimoniare concretamente la promozione delle pari opportunità, che parte dall’uso di un linguaggio “corretto”, sia all’interno del nostro organismo che nell’ambito della comunità di cui siamo espressione. È inaccettabile che il nostro territorio ceda a una involuzione culturale. Siamo tutti responsabili e chiamati a impedire che il sessismo si diffonda, arginando - conclude - una deriva incivile che crea le basi per l’affermarsi della violenza di genere».

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