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Braia (Iv) a sostegno di Cia e Coldiretti, dopo un «per nulla incisivo» Fanelli, chiede a Baldassarre un cambio di passo

Il capogruppo dei renziani in Consiglio regionale ed ex assessore regionale all'agricoltura analizza la situazione del comparto alla luce del grido d'allarme lanciato da Cia e Coldiretti chiedendo al governo regionale - forte di un nuovo assessore al ramo - un cambio di passo dopo la gestione Fanelli, a partire dai ritardi nei pagamenti dei danni da calamità naturale e da fauna selvatica e il mancato cofinanziamento regionale alle filiere agroalimentari

Aliano Capitale italiana della Cultura 2024. Braia (Iv) insegue il sogno e presenta una mozione

Luca Braia

Oltre cento trattori in strada e una stalla montata per l'occasione, oltre a migliaia di agricoltori che si sono radunati per iniziativa della Coldiretti, stamani, a Potenza, nell'area antistante la Regione Basilicata, per far sentire la voce del settore primario in occasione del Consiglio dei ministri europei dell'agricoltura, previsto a Bruxelles, chiamato a discutere di piano anticrisi e interventi straordinari dopo l'invasione dell'Ucraina. Problemi sul tavolo: i prezzi in aumento per le famiglie, i compensi per gli agricoltori che "non bastano neanche a coprire i costi di produzione", l'aumento del costo dell'energia che strangola le imprese mettendo "a rischio coltivazioni e stella ma anche gli approvvigionamenti alimentari dei cittadini". L'eco è in alcuni cartelli nelle mani dei manifestanti: "Tre litri di latte per un caffè", "Non ci ha fermato il covid, ci provano gli speculatori", "No alla guerra che aumenta la fame" e "non possiamo produrre in perdita", senza dimenticare che "il latte delle nostre mucche è la vostra colazione".

«Non c'è più tempo per tergiversare e non si può aspettare che termini la crisi politica, se mai finirà, che potrebbe invece portare alla fine della legislatura. In linea con le azioni che stiamo mettendo in campo per richiamare a responsabilità il Presidente Bardi e il governo regionale in merito al sostegno al comparto agricolo, dopo aver condiviso il testo di Agrinsieme, sono stato al fianco degli agricoltori alla manifestazione di protesta e proposta che si è tenuta ieri, domenica 20 marzo a Scanzano Jonico insieme a Cia di Basilicata e anche oggi a Potenza, davanti al palazzo regionale con Coldiretti per chiedere misure anticrisi immediate». Così il capogruppo di Italia Viva, Luca Braia. «Prima di tutti, da settimane, abbiamo posto i temi della crisi che sta investendo la nostra agricoltura – prosegue Braia -. Come gruppo consiliare Italia Viva, insieme al collega Mario Polese, abbiamo presentato una proposta di legge per il ‘Sostegno alle aziende agricole’ che stanno pagando un prezzo molto alto e che rischiano di abbandonare i campi con conseguenze nefaste anche legate al dissesto se non si risolve il problema del rincaro del costo, tra gli altri, del carburante agricolo, dei fitofarmaci, dei fertilizzanti, del foraggio. Abbiamo denunciato il ritardo assurdo dei pagamenti dei danni delle calamità 2013, 2018, 2019, 2021 per 11 milioni di euro e dei danni da fauna selvatica per 3 milioni di euro, così come abbiamo sollevato da tempo il tema del mancato cofinanziamento regionale alle filiere agroalimentari per circa 20 milioni di euro, senza i quali non si possono chiudere le rendicontazioni. Nel combinato disposto dell’elevato numero di cinghiali sul territorio di Basilicata e della proliferazione in parallelo della ‘peste suina’ – prosegue ancora Braia -, abbiamo chiesto inoltre che vengano adottati metodi straordinari per affrontare l’emergenza, attraverso una dettagliata e articolata mozione urgente sui temi della sovrappopolazione dei cinghiali e la relazione degli stessi con la peste suina. Abbiamo denunciato i ritardi nei pagamenti dei danni da calamità e da fauna selvatica. Per tutte queste ragioni – conclude Braia -siamo accanto ad agricoltori e allevatori nelle due manifestazioni, quella di Scanzano e quella di Potenza, dove presentiamo e riportiamo le nostre istanze affidando al neo insediato Assessore Baldassarre il compito di dimostrare che il cambio di passo fino ad oggi solo auspicato, millantato ma sempre tradito, possa essere visibile, dal momento che il suo predecessore Fanelli per nulla incisivo a partire da questi argomenti».

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