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Ucraini in fuga con gli amici a quattro zampe, l'Italia deroga il Pet passport

I profughi in fuga dal teatro di guerra ucraino non hanno abbandonato i propri animali. Cani, gatti ma anche pappagalli e conigli al seguito dei propri padroni. Scene strazianti, talvolta uno zaino e nulla più, è l'animale da affezione il bene più prezioso da portare in salvo per donne e bambini che vedono l'Europa dalla frontiera di Polonia e Slovacchia

Ucraini in fuga con gli amici a quattro zampe , l'Italia deroga il Pet passport

In vista dei ricollocamenti nei Paesi europei il ministro della Salute Roberto Speranza con una circolare ha autorizzato l’ingresso in Italia anche a cani o gatti sprovvisti di passaporto europeo (Pet Passport) e di documentazione sanitaria. La richiesta era partita da Oipa e Lav. In particolare, l’organizzazione internazionale protezione animali aveva inviato una lettera al ministro per chiedere la deroga al Regolamento Europeo 576/2013. Il governo italiano si è allineato così a quanto era già stato deciso da molti Paesi confinanti con l’Ucraina. Paesi che in questi giorni stanno accogliendo decine di migliaia di persone in fuga dalla loro terra.

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