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L'analisi

Tutti concentrati su lockdown e Green pass, mentre c'è ancora chi si nutre di vampirismo

vampirismo

A volte ci si ferma a pensare, ci si rende conto di essere in un tempo in cui non si fa altro che parlare di covid e di vaccini, fino a scatenare psicotiche trasmissioni televisive sulle reti nazionali, ben pagate dallo Stato italiano, in quanto sono stati stanziati svariati milioni di euro per le testate giornalistiche che “aiutano” ad affrontare l’emergenza con la “giusta” informazione. È un tempo in cui ti rechi in pizzeria con amici per non pensarci, ma devi stare lì davanti all’ingresso del ristorante perché il tuo green pass non funziona bene, e stai per cedere all’imbarazzo mentre pensi: “volevo solo mangiare una pizza con un pugno di amici”. È un tempo in cui c’è tutto questo ed altro, un tempo in cui si è diffuso così tanto egoismo, perché questa pandemia ci ha resi avidi. È un tempo in cui ci siamo dimenticati dei nostri giovani, dei nostri parenti e amici fragili, un tempo in cui siamo diventati fragili un po’ tutti. Gli studi di psichiatri e psicologi sono da un paio d’anni circa così intasati che gli stessi dottori stanno impazzendo. Cosa fanno le persone per fuggire da tutto questa psicosi collettiva? Vanno su internet, dove c’è di tutto, dipende da te cosa scegliere, un buon saggio di cultura, oppure puoi trovare chi continua a congetturare sul covid e i vaccini, chi parla di fine del mondo, chi afferma la presenza nascosta di Gesù Cristo tra noi. Trovi psicologi on line, personal trainers, trovi siti per creare la tua produzione privata di marjuana, trovi pornografia, pedofilia, satanismo, occultismo. Trovi il diario di Nico Claux, il “Vampiro di Parigi”, un necrofilo, profanatore di tombe, cannibale e assassino, reo confesso dei suoi crimini. Nel 2001 una rivista britannica, “Bizarre”, inizia a pubblicare una strana “Intervista col Vampiro” rilasciata da un francese di 29 anni, Nicolas Claux, appunto, all’epoca ospite del carcere di Poissy, circa 20 chilometri da Parigi. Fu Warren Schofield ad intervistare Nico, co-direttore della rivista di cultura black metal “Amon”, il quale aveva proposto tale intervista al mensile “Bizar”, che usciva con circa 100mila copie. Il 22 marzo del 2002 Claux venne rilasciato, in carcere ha trascorso circa un anno, perché giudicato incapace di intendere e volere, giusto il tempo per imparare a dipingere con la tecnica olio su tela, per iniziare a vendere le sue tele che ritraggono Anton La Vay, o altri personaggi dell’occulto. Si possono comprare su internet, dove si trova anche il suo diario, dove trovi gli appuntamenti culturali da lui presieduti nelle varie capitali. Nell’autunno del 1994 a Parigi si registravano circa 7 omicidi di persone omosessuali accaduti nell’arco di soli quindici giorni, tutti uccisi con una pistola calibro 22. Nico fu arrestato in quanto, per acquistare una video camera costosa, aveva firmato l’assegno intestato a nome di Thierry Bissoiner, un omosessuale trovato morto ucciso con una calibro 22. Il commesso si era accorto che la firma sull’assegno non era del titolare, e il documento esibito dall’uomo, la patente di Bissoneir, era contraffatta con la foto del ragazzo che aveva rilasciato l’assegno, incollata anche in mal modo. Il ragazzo scappa, in quanto il commesso si era accorto della contraffazione, lasciando però la patente falsa, per cui la polizia nel giro di un mese riesce ad acciuffarlo il 15 novembre, davanti al locale Moulin Rouge di Pigalle, grazie alla foto di Nico sulla patente di Bissoneir contraffatta. All’epoca aveva 22 anni, venne arrestato proprio mentre stava violentando nei pressi del locale una ragazza. Nella casa di Nico, tra le tante cose, venne trovata la pistola calibro 22.
Il “demone vampiro” di Prato, Matteo Valdambrini, si è intellettualmente alimentato di questo genere di letture nel corso di questi anni? Sul vampirismo esistono tanti altri casi, che vedremo. La dura realtà è che basta anche un solo film, magari “Intervista col vampiro” con Tom Cruise e Brad Pitt, per scatenare in una mente psicotica tali desideri. Ma qual è il problema se creo una setta satanica, esoterica, magica, o quant’altro, passo il tempo provando forti emozioni, poi se perdo la mano vado per un po’ in galera, e magari divento anche famoso? Quanti di questi personaggi verranno fuori ancora? Speriamo nessuno. Speriamo finisca tutto qui. Speriamo che i mass media italiani lascino un po’ di tempo nei loro programmi anche per i problemi psicologici e psichiatrici che i vari lockdown e green pass hanno provocato.

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