IL MATTINO
Università
25.10.2021 - 19:08
Lo studio e la diffusione dei dialetti lucani sono stati sempre la priorità del Centro Internazionale di Dialettologia Unibas e, soprattutto, missione di vita per la professoressa Patrizia Del Puente. È così che l’idea di realizzare un corso di alfabetizzazione sui dialetti dei vari paesi lucani è diventata realtà per varie amministrazioni comunali, nonché per la stessa docente. Il comune capofila sarà Marsicovetere, questo pomeriggio, 25 ottobre, nella sala consiliare del Municipio, a partire dalle ore 18. Nelle prossime settimane si aggiungeranno anche Tursi, Montalbano e Muro Lucano.
L’idea è quella di alfabetizzare, appunto, le persone riguardo il loro stesso dialetto, il quale rischia di andare perduto per sempre con il progresso e l’evoluzione linguistica.
«Con Marsicovetere riprendiamo un discorso interrotto a causa del Covid e della sospensione delle attività del centro di dialettologia. L’obiettivo finale del corso nei vari paesi è di creare delle grammatiche della lingua locale» ha spiegato l’organizzatrice e docente.
Il corso seguirà le tempistiche di un vero e proprio anno scolastico, giungendo sino alla fine del mese di maggio circa, con cadenza bisettimanale. «Si partirà con delle lezioni di riepilogo per quelle comunità in cui già avevamo iniziato il corso prima del Covid. Questo sarà utile a rinfrescare la memoria sulle regole che sottendono all’uso dell’alfabeto dei dialetti lucani (già codificato), che rappresenta uno strumento molto importante per riuscire a scrivere e, soprattutto, lasciare delle testimonianze cospicue e leggibili in modo corretto» ha spiegato la Professoressa Del Puente.
Si tratterà di un viaggio nei dialetti, osservati sotto ogni punto di vista: si studierà la fonetica, la morfologia, la sintassi e infine il lessico.
In prospettiva, quello che si sta realizzando ha dei confini ancora più ampi. L’idea è quella di creare una grammatica della lingua locale e di rendere possibile la nascita di una nuova figura: quella del dialettologo scolastico che insegnerebbe i dialetti agli studenti, per tramandarne, dunque, la conoscenza anche alle generazioni del futuro, creando per di più nuove figure professionali e opportunità lavorative. «Si potrebbe realizzare un progetto unitario, sotto la nostra “vigilanza” scientifica per l’apprendimento delle lingue locali nelle scuole, finanziato attraverso fondi Por, ossia programmi operativi regionali, a sostegno delle spese».
La speranza è che questi percorsi possano fare il proprio corso e proliferare in molti altri comuni lucani, senza gli ostacoli che il Centro internazionale di dialettologia ha incontrato finora. E, inoltre, che il sostegno e la partecipazione a queste attività da parte del popolo lucano rimanga sempre alto.
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