IL MATTINO
parità
09.09.2021 - 15:18
La consigliera regionale di parità ha aderito alla manifestazione "Non siete sole, presidio per le donne afgane" tenutasi ieri 8 settembre in Piazza Matteotti a Potenza. «L'ufficio regionale della consigliera di parità non poteva non essere presente alla manifestazione per mostrare tutta la sua più profonda solidarietà al mondo femminile afgano. Difatti donne e bambine sono coloro che stanno subendo il prezzo più salato di questa atroce guerra, vedendosi private di ogni diritto e libertà fondamentale», dichiara Pipponzi. «Quello che sta succedendo a Kabul – prosegue – è qualcosa di indicibile su cui è necessario prestare massima attenzione. La consigliera nazionale di parità ha diramato una nota al governo nazionale rimarcando la presenza e la disponibilità dell'intera rete delle consigliere di parità, quali Autorità garanti della parità e pari opportunità, affinché si dia luogo ad un'accoglienza concreta e reale per chi sta giungendo nei nostri territori in cerca di futuro. In qualità di autorità regionali garanti della parità e delle pari opportunità rimarchiamo quindi la nostra doverosa presenza al fianco delle donne afgane - prosegue - la necessità di avviare azioni concrete che possano essere la naturale prosecuzione di tali iniziative affinché queste ultime possano portare avanti visioni comuni in una logica di pragmaticità così da diffondere realmente e alimentare una cultura di inclusione oltre a mantenere viva l’attenzione mediatica». Conclude la consigliera regionale di parità effettiva, Ivana Pipponzi, che alla manifestazione è stata sostituita dalla consigliera regionale supplente Rossana Mignoli: «E' stato un piacere per me sostituire la collega Pipponzi ed inaugurare il mio percorso da supplente proprio in questo particolare e complesso momento. La situazione odierna desta molta preoccupazione: dal divieto di praticare sport all'obbligo di ingressi e classi separate dagli uomini all'interno delle università private. L'incubo dell'estremismo religioso è tornato e le donne afghane si stanno lentamente incamminando all'oblio e alla privazione delle libertà. L'occidente tutto - conclude Mignoli - non può permettere tale situazione»
edizione digitale
Il Mattino di foggia