IL MATTINO
covid19
10.05.2021 - 17:08
Valentina Rigano
Marzo 2020, le strade vuote e gli ospedali pieni, il mondo paralizzato da un nuovo virus. In Italia, fin da subito, alcuni medici hanno scelto di approcciare la malattia con uno schema terapeutico
messo a punto scambiandosi esperienze e valutazioni sul campo, riuscendo a curare nel silenzio generale migliaia di persone. Una battaglia della “rete del coraggio” senza nessun vero riconoscimento per oltre un anno, capace di sconfiggere il virus quando il vaccino per tutti era ancora una chimera. A supportarli un avvocato capace di riunire migliaia di persone, e la volontà di chi ha compreso quanto fosse importante questa battaglia. Al suo fianco pochi, pochissimi giornalisti, tra cui la sottoscritta. Ascoltando le testimonianze, assistendo ad incontri online con medici collegati da un capo all’altro del paese e anche del mondo, ho compreso di avere il dovere di approfondire il lavoro svolto dai medici, così come la straordinaria volontà e capacità di Erich Grimaldi di creare intorno a loro una rete per permettergli di dialogare e supportare le persone durante una pandemia che ha colto il mondo intero di sorpresa. Una rivoluzione, questa, che ha portato il sistema a interrogarsi su come e quanto la popolazione possa essere aiutata dando ascolto a chi sta sul campo e non solo a chi, per diritto e dovere, lavora negli istituti di ricerca e nelle università. Un viaggio, quello che spero di regalarvi, tra paura ed emozioni, battaglie di principio e in Tribunale, fino ad arrivare alla luce della guarigione e della speranza.
Valentina Rigano è una giornalista libera, collabora con testate nazionali occupandosi di cronaca nera e giudiziaria da vent'anni, impegnata nel sociale come volontaria per l'Associazione Vittime del Dovere e in qualità di Portavoce del Comitato Cura Domiciliare Covid-19, oltre che impegnarsi costantemente per la battaglia di genere, che vede le donne vittime, ancora oggi, di discriminazioni e soprusi. Nata a Milano nel 1978, ha iniziato la sua carriera professionale nella redazione di un settimanale locale, per poi passare a quotidiani lombardi e nazionali, fino all'Agenzia di Stampa Nazionale. Nel 2018 una sua inchiesta pubblicata su Ansa ha permesso il rientro in Italia dal Pakistan di M.S, giovanissima trattenuta in patria dalla famiglia contro la sua volontà per non voler accettare un matrimonio imposto. E' laureata in psicologia con indirizzo in comunicazione. Il suo primo romanzo, "In punta di Piedi", lo ha pubblicato nel 2005 con una piccola casa editrice torinese, per poi scrivere a quattro mani con Marco D'aleo "Per Sempre Fedele, storia di un uomo tra pagine dei mafia", pubblicato nel 2013. Il libro è arrivato in finale al concorso editoriale nazionale "Piersanti Mattarella". Riedito in ebook in libera edizione, il diario romanzo racconta la storia del Capitano dei Carabinieri Mario D'Aleo, ucciso in un agguato di mafia a Palermo nel 1983, per aver lavorato alla risoluzione dell'omicidio del suo predecessore, Emanuele Basile, e per aver tentato di fermare l'ascesa di alcuni dei più potenti boss di Cosa Nostra in Sicilia. La sua inchiesta sulle terapia domiciliari precoci, iniziata nel 2020 in corrispondenza della prima ondata di emergenza Covid, ha portato alla stesura del libro "La Rete del Coraggio", volume che raccoglie l'esperienza di alcuni dei medici del 'Comitato Cura Domiciliare Covid', creato dall'avvocato Erich Grimaldi, dei volontari che, attraverso la rete, hanno supportato migliaia di persone durante l'emergenza.
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