IL MATTINO
L'analisi
04.02.2021 - 14:25
Come al solito attorno ad un personaggio importante, come può essere un cardinale, si vanno creando schieramenti a favore o contro. Dopo tutto il polverone della vicenda, che però ancora fa discutere, nella memoria resta quel breve momento della conferenza stampa in cui il cardinale dice una frase che colpisce come un proiettile di striscio: “Ieri fino alle 6 e 2 (minuti) mi sentivo amico del papa, fedele esecutore del papa, e poi, ecco, il papa, parlando, mi dice che non ha più fiducia in me, perché è venuta la segnalazione dai magistrati che io avrei commesso atti di peculato”. La delusione di quest’uomo è quella di uno scandalo che non voleva si scatenasse in questo modo, oppure la delusione del proprio papa? Becciu si mette addirittura a difenderlo subito, dicendo anche che il papa fosse in difficoltà nell’ultimo loro colloquio, ma quante cose, in un ruolo così importante non si dicono pubblicamente? Un uomo che dà affermazioni del genere dice tante cose tra le righe che i mass media ufficiali hanno subito messo da parte, ma un papa che non ti chiama per capire cosa stia accadendo, ma per comunicarti direttamente che ti ha tolto tutti i diritti cardinalizi è un colpo al cuore per chiunque. Allora, si discute del “metodo Becciu”, ma il “metodo Bergoglio” qual è? Forse è diventato un papa che mette troppo in primo piano la propria immagine, quella del papa che “falcia” l’ingiustizia nella Chiesa che guida? L’immagine per papa Bergoglio è diventata forse più importante dei rapporti umani? Come mai non ha verificato, sia dalle parole del proprio cardinale, che dall’intera inchiesta, cosa sia accaduto? Un’inchiesta giudiziaria del genere dura degli anni! Oppure l’immagine è la cosa più importante per lui?
Forse il “metodo Begoglio” è diventato quello di captare la benevolenza degli ascoltatori “falciando” vescovi e preti? Per esempio, nell’intervista in mondo visione sul Tg5 del 10 gennaio scorso, il papa parla dei preti e vescovi due volte, in modo quasi dispregiativo, affermando che i vescovi e i preti egoisti non danno frutto, mentre forse sarebbe stato più bello se avesse messo leggermente l’accento sui 100 preti morti per Covid, visto che il tema era questo. Il “metodo Bergoglio”, quindi, è un metodo che presenta delle crepe. Forse il papa togliendo tutti i privilegi cardinalizi a Becciu pensava di risolvere tutto? No di certo, ma senza dubbio la sua immagine è salva, e questo è l’importante. La trama sui mass media ha iniziato poi ad avere una direzione ancora più complicata, infatti. Diverse importanti testate giornalistiche hanno messo l’accento sui 700 mila euro inviati in Australia precedentemente, quando Becciu era nella Segreteria di Stato, per gestire addirittura gli accusatori del rivale, il Cardinale George Pell, a detta di tali giornali. Poi ci sono articoli su altri prelati che collaborano con la giustizia puntando il dito contro Becciù, quando, sempre ai tempi dei suoi sette anni come Sostituto nella Segreteria di Stato, non vennero gestiti bene i finanziamenti per l’immobile a Londra. Ebbene il dubbio che in Vaticano si sia trovato il capro espiatorio può venire! Nei vari articoli usciti sulla vicenda, quello che fa pensare sono l’uso di termini come “cacciato via” e “licenziato”, e non solo riferiti a Becciu, forse è iniziata una caccia alle streghe all’interno della Chiesa, anzi agli stregoni? Perché, anche se l’immagine del papa è salva, questo risulta per il resto. Anche rendere pubblico che il bilancio economico della Santa Sede è sotto di 11 milioni di euro, è un tentativo mal riuscito di rendere un’immagine della Chiesa non più ricca, ma improvvisamente impoverita.
Un trattamento analogo l’ha avuto il cardinale cinese Joseph Zen arrivato a Roma nel mese di ottobre dell’anno scorso, un cardinale che ha atteso in un albergo 4 giorni, sperando di essere ricevuto dal papa, il quale non solo non lo ha ricevuto, ma non lo ha degnato neanche di una semplice telefonata. La situazione in Cina è veramente drammatica, ma papa Francesco ha spinto per un accordo tra Chiesa e Governo cinese che desta moltissime perplessità, visto che la Cina è governata da un dittatore comunista, che di comunismo non ha proprio niente. Allora se il papa è infallibile, lo è anche il suo metodo? Senza dubbio è una vicenda gestita male fin dall’inizio.
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