IL MATTINO
Dai conti dei Comuni a quelli degli imprenditori amici
25.01.2021 - 18:04
La Procura di Potenza ha dato delega alla Guardia di finanza di verificare l'esistenza di ulteriori beneficiari delle somme distratte dal bancario infedele della Banca di credito cooperativo di Oppido Lucano e Ripacandida. Il sospetto è che ci siano state ulteriori complicità, «anche omissive», ipotizza l'accusa, «che hanno consentito l'operatività, per anni, del sistema truffaldino che arrecava ingentissimi danni all'erario». Il caso è quello che ha portato all'arresto di Donato Cristofaro, già dipendente della Bcc di Oppido, che distraeva i fondi dai conti correnti dei Comuni che avevano affidato il servizio di tesoreria all'istituto di credito spedendoli con artifizi informatici sugli Iban di imprenditori «compiacenti»: Antonio Mecca, Gianvito Larotonda e Gianluca Santoro. L'ammanco accertato è di 2 milioni di euro, ma non è escluso che dopo una successiva verifica il buco si ingrandirà.
Il Presidente della Bcc di Oppido, Michele Pepe, nei giorni scorsi ha espresso, a nome dell’Istituto, la sua più viva soddisfazione manifestando il proprio ringraziamento per il tempestivo operato della polizia giudiziaria.
«Le indagini – ha precisato – sono state intraprese a seguito di denuncia sporta dalla banca stessa la cui attività prosegue, con competenza e professionalità, sempre al servizio dei soci e dell’intero territorio, nel comune interesse dello sviluppo dell’economia regionale».
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