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Natale

Mi prendo cura di te e di me: l’iniziativa venosina che produce «gli addobbi delle emozioni»

In risposta alle insolite festività del 2020, la città usa 400 frasi e disegni dei ragazzi per decorare gli alberi di Natale, in mostra nel Castello di Pirro del Balzo. L’Associazione Alda Merini: «Partiamo dalla speranza per costruire il futuro»

Mi prendo cura di te e di me: l’iniziativa venosina che produce «gli addobbi delle emozioni»

“Mi prendo cura di te e di me” è l’iniziativa a cui ha lavorato nell’ultimo periodo, prenatalizio, l’Associazione “Alda Merini” di Venosa. Al centro i soggetti più fragili e che maggiormente risentono dei cambiamenti indotti dalla pandemia, bambini e ragazzi: «Per mesi siamo stati bombardati da una comunicazione mediatica che ha bloccato i sentimenti, facendo emergere panico e sgomento. L’intenzione è riportare alla luce le emozioni più profonde» afferma la dott.ssa Maria Antonietta Dicorato. Tutte le scuole di ogni grado della città oraziana, inclusi i liberi cittadini che hanno voluto dimostrare spirto di partecipazione, sono stati invitati a realizzare gli addobbi per le insolite festività di quest’anno: disegni, pensieri, filastrocche e lettere hanno impreziosito gli albero in legno di pino realizzati dall’artigiano locale Tommaso Sollazzo. Ben 400 le opere prodotte. Un progetto che coglie nella delicatezza del momento la possibilità di riportare l’attenzione sul valore della condivisione e sull’importanza della semplicità dei piccoli gesti e per non dimenticare: «Realizzeremo con questi lavori – annuncia Dicorato – un diario che rappresenti la memoria di questi giovani che stanno vivendo in maniera drammatica e unica il Natale 2020». L’iniziativa è stata sostenuta dall’amministrazione comunale e ha contato fra i soggetti aderenti: l’Associazione Commercianti di Venosa, il Rotary Club di Venosa, Il Cerchio Magico, Il Filo di Arianna, l’Anffas Ginosa, l’Aias Venosa e l’Aias Melfi. L’Associazione invita, nel rispetto delle norme anti-Covid, a visitare il loggiato del Castello di Pirro del Balzo, dove sono stati collocati gli alberi e continua a diffondere quello che ormai, da alcuni mesi ad oggi, è diventato un suo slogan: “Partire dalla speranza per costruire il futuro”.

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