IL MATTINO
Cultura
14.10.2020 - 17:06
POTENZA - Imparare il cinese e conoscere la cultura di un popolo affascinante con la sua storia millenaria. Un viaggio nella patria di Confucio per apprendere i fondamentali di una lingua particolare.
Docente del corso di cinese, al via tra pochi giorni, sarà la dr.ssa Lorena Mitro, laureata con lode in “Interpretariato e Traduzione Editoriale, Settoriale“ presso l’Università Cà Foscari di Venezia, per quello che è l’unico corso magistrale in Italia che integra le competenze sulla traduzione e sull’interpretazione con la combinazione cinese-inglese e cinese-italiano e la competenza aggiuntiva del cantonese.
Abbiamo chiesto alla dottoressa Mitro, lucana di Baragiano, in cosa consiste il corso di lingua e cultura cinese di base che dal 24 ottobre sarà possibile frequentare a Potenza presso la scuola di lingue Yes School.
Il progetto prevede 40 ore di lezione in cui si permetterà di acquisire conoscenze base del cinese mandarino, padroneggiare circa 200 caratteri - afferma la docente - comprendere gli elementi essenziali della grammatica, della scrittura e approfondire aspetti interessanti legati alla cultura cinese (calligrafia, arte culinaria, luoghi di interesse, festività, zodiaco cinese ecc.).“Ci vuole tempo, pazienza, volontà e costanza. Se lo scegli, il cinese sarà parte di te, sempre” e così è stato. Ricordo ancora queste parole che ascoltai durante una delle prime lezioni a Macerata, università in cui ho conseguito la Laurea Triennale in Discipline della Mediazione Linguistica (cinese, inglese e francese), così come sono indelebili le sensazioni provate durante il mio primo viaggio in Cina, a 20 anni, che hanno consolidato una passione partita da semplice curiosità di scoperta. Imparare il cinese significa studiare anche i suoi 5.000 anni di storia – continua la dr.ssa Mitro - il suo ricco patrimonio culturale fatto di romanzi, arte e film che riflettono la sensibilità di un popolo. Studiare il cinese permette di sviluppare una “intelligenza culturale”: non solo saper salutare dicendo nihao ma sapere anche che un biglietto da visita va accettato con due mani, che a tavola si inizia a mangiare solo dopo che il più anziano prende in mano le bacchette, che esiste la cultura delle guanxi, delle relazioni, e vige l’importanza della mianzi, la faccia, intesa come reputazione. In tutto questo la lingua è uno strumento indispensabile che serve da faro per esplorare, farsi luce ed arricchirsi”.
Un viaggio alla scoperta di un popolo, la sua cultura per capirne di più.
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