IL MATTINO
AMBIENTE
31.01.2020 - 12:33
Il 29 settembre 2019 i cittadini dei comuni di Acerenza, Pietragalla, Cancellara, Banzi, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, Oppido Lucano e Forenza hanno tirato un grande sospiro di sollievo: anche la Regione Basilicata si oppone al grande parco eolico. Invece no, nonostante il parere negativo di via Verrastro, l’opposizione dei comuni, delle associazioni, degli imprenditori agricoli, dei privati cittadini il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare esprime parere favorevole. Il progetto prevede l’istallazione di 18 aerogeneratori con potenza complessiva di 36 megawatt, nei comuni di Acerenza, Banzi, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania e Forenza. «Un segnale negativo per il nostro territorio, l'Alto Bradano peraltro fortemente aggredito e inteso, per anni, come territorio di conquista per ogni forma di energia, un territorio che ha già ampiamente dato e anche abusato - afferma il Sindaco di Acerenza Fernando Scattone in una dura dichiarazione - un territorio che necessità di essere tutelato». I luoghi coinvolti dal progetto diventarono nel marzo del 2016, grazie al riconoscimento del Mibact, il secondo distretto turistico rurale in Italia meridionale, con il nome di "Terre di Aristeo". Il distretto si propone attraverso il collegamento con le eccellenze enogastronomiche del territorio e il suo fascino paesaggistico naturalistico ancora sconosciuto al turismo di massa, l'obiettivo di far decollare la zona attraverso il turismo rurale, con una previsione di alcune migliaia di presenze turistiche in entrata nei prossimi anni. «Nella valutazione costi benefici – continua Scattone - non si calcola il peso che la comunità di Acerenza dovrà sostenere, a causa dell'alterazione dei delicati equilibri che verrebbero inevitabilmente compromessi, in quanto, è un area agricola fortemente antropizzata in cui sono presenti diverse aziende agricole che producono prodotti di qualità e che verrebbero fortemente, se non del tutto, compromesse dalla realizzazione del parco eolico. Quest'ultimo segnale negativo- conclude - arriva proprio da chi dovrebbe tutelare il territorio, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare».
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