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Aggressione Lo Monaco

Aggredito Lo Monaco, ma il Catania gioca e vince col Potenza

La partita è iniziata con 20 minuti di ritardo in segno di protesta per i fatti accaduti.

 Aggredito Lo Monaco,  ma il Catania gioca e vince col Potenza

Prima le minacce su uno
 striscione appeso ad un cavalcavia e gli insulti sui social
 network alla dirigenza, poi l'aggressione all'amministratore
 delegato, Pietro Lo Monaco, colpito al volto, pare, con una
 testata che gli ha rotto gli occhiali e fatto sanguinare il
 naso. E' l'escalation di violenza, della 'campagna d'odio' come
 denuncia la società, che ha travolto il Calcio Catania. Che dopo
 l'aggressione al suo dirigente, avvenuta su un traghetto mentre
 stava per recarsi a Potenza per assistere alla partita valida
 per gli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C, ha
 richiamato indietro la squadra. La società ha prima annunciato
 l'intenzione di non fare scendere in campo i giocatori per dare
 un segnale "contro la vile e vergognosa aggressione" da "parte
 di ultra' catanesi" che "ci obbliga a fermarci". Poi ci ha
 ripensato, accogliendo l'invito del presidente della Lega Pro,
 Ghirelli, su decisione dello stesso Lo Monaco che, "pur
 profondamente scosso", afferma che "alla violenza e' necessario e
 doveroso reagire coraggiosamente con lo sport". Ma l'episodio,
 ovviamente, non puo' passare sottotraccia, anzi. La squadra, come
 primo segnale, e' scesa in campo al Viviani (dove ha battuto il
 Potenza per 2-1 approdando ai quarti) con 15 minuti di ritardo
 per protesta contro l'aggressione all'Ad e nel post gara e'
 rimasta in silenzio stampa. Il Catania, inoltre, e' pronto a una
 dura battaglia legale e annuncia che "sara' presentato un esposto
 alla Procura" del capoluogo etneo contro "i numerosi fatti
 d'odio e di scellerata istigazione all'odio registrati in questi
 mesi". Il riferimento e' ai forti contrasti con gli ultra'
 rossazzurri che hanno attaccato la dirigenza per la gestione del
 club e il cattivo andamento della squadra in campionato. Ultra'
 che Lo Monaco ha accusato di essersi schierati contro il
 Catania, come quelli che, ha detto ieri in conferenza stampa,
 "vengono allo stadio solo per gridare 'Speziale Libero' sapendoche la societa' paga 3-4 mila euro a partita di multa.
 Moltiplichiamo quella cifra per le 20 partite che disputiamo".
 Solidarieta' a Lo Monaco e al Catania e' stata espressa dal
 presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, che si e' detto
 "certo che le forze dell'ordine faranno tutto il necessario per
 assicurare alla giustizia i delinquenti autori della violenza" e
 sottolineando che "la risposta piu' forte e' giocare la partita" e
 "non indietreggiare e piegarsi al ricatto di una frangia di
 delinquenti violenti". Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, e
 la sua giunta parlano di " atto inqualificabile e inaccettabile
 che condanniamo fermamente" e auspicando che siano "individuati
 i colpevoli e adottati provvedimenti esemplari".
 L'aggressione a Lo Monaco, gia' sottoposto a una "attenta
 vigilanza" da parte delle forze dell'ordine per minacce ricevute
 in passato, sara' domani al centro di un Comitato provinciale per
 l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto Claudio
 Sammartino, al quale sono stati invitati lo stesso Ad e la
 societa' calcistica.

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