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Venerdì sera a Montalbano Jonico il giornalista investigativo presenterà il suo libro-inchiesta

Sui binari della scrittura: è il turno di VelEni di Fabio Amendolara

Dopo il giornalista Raffaele Nigro arriva la seconda tappa della importante rassegna lucana

Sui binari della scrittura: è il turno di VelEni di Fabio Amendolara

Il giornalista Fabio Amendolara

Il secondo appuntamento della rassegna letteraria "Sui binari della scrittura", venerdì sera, a Montalbano Jonico è con VelEni, l'ultimo libro-inchiesta del giornalista investigativo Fabio Amendolara. E subito dopo Maria Antonietta D’Onofrio presenteràla sua raccolta di poesie “Albagia”.

Ha preso il via ufficialmente lo scorso venerdì 14 Luglio la seconda edizione della rassegna. Un incontro culturale diventato punto fermo del calendario estivo promosso dall’amministrazione cittadina, così come è emerso nel corso della serata dai saluti del Sindaco Piero Marrese e dell’assessore alla cultura Ines Nesi. Ospite del primo appuntamento il giornalista Raffaele Nigro con il suo ultimo libro “Narratori cristiani di un Novecento inquieto” (edito da Studium, maggio 2016). “Un libro che racconta le figure esemplari della Chiesa e i passaggi civili e religiosi dell'Italia repubblicana in cui vissero dal fascismo alla democrazia, dalla ricostruzione al consumismo, dal papato ieratico di Pio XII alla collegialità del Concilio Vaticano II, eventi come brace sotto la cenere, un calore che scalda ancora la nostra storia”, dalla prefazione a cura di Giuseppe Tognon, insegnante di filosofia e storia dell’educazione all’università cattolica Lumsa di Roma. La serata, condotta dal giornalista Antonello Lombardi nonché direttore organizzativo e ideatore della rassegna, ha visto grande partecipazione del pubblico e del gruppo di lettura presieduto dalla maestra Antonella Longo. Un incontro - dibattito dunque dalle quali domande poste all’autore sono emersi validi spunti di riflessione sul concetto di cultura. È un libro vissuto quello di Nigro, che ha raccontato così i binari sui quali come scrittore e come uomo viaggia: “Mentre molti oggi percorrono le note del pop e rock, si è perso il valore di assaporare l’odore dei libri. Porterei con me, oltre a questi, nell’aldilà, anche una risma di fogli per appuntare i miei pensieri”. La scrittura e la cultura sono per Nigro la vita stessa dunque, dalla quale sembra impossibile scindersi. Sono così il suo respiro vitale. Autore di origini lucani, ma residente fuori regione per anni, ora ritornato a Melfi, la sua città, Nigro è molto apprezzato dalla sua terra nativa, la Basilicata, dalla quale ha ottenuto numerose cittadinanze onorarie.

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