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30.12.2025 - 18:11
Lomuti e Conte
"La Camera dei Deputati ha approvato un mio ordine del giorno alla Finanziaria 2026 che impegna il Governo ad avviare iniziative normative per una riforma degli oneri generali di sistema nel settore energetico, con l'obiettivo di rendere il sistema più equo e sostenibile per famiglie e imprese". Lo ha reso noto l'onorevole Arnaldo Lomuti, coordinatore regionale della Basilicata del M5S. Secondo il parlamentare, "gli oneri di sistema rappresentano oggi una componente rilevante della spesa energetica e incidono in modo sproporzionato sui nuclei con redditi più bassi, contribuendo ad alimentare situazioni di povertà energetica. È una distorsione che non può essere affrontata con misure temporanee, ma richiede interventi strutturali. L'ordine del giorno approvato - ha spiegato - segue ad una proposta di legge che ho depositato a giugno 2025 e che chiede al Governo di valutare l'introduzione di un meccanismo di imposizione progressiva degli oneri, basato sull'Isee, e di prevedere la detraibilità dall'imposta sul reddito delle persone fisiche degli importi versati a tale titolo, assicurando al contempo la copertura finanziaria necessaria". Lomuti ha inoltre messo in evidenza che "il testo prescinde da ulteriori impegni economici pubblici attraverso una rideterminazione in aumento dei canoni annui per i permessi di prospezione e ricerca e per le concessioni di coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi, sia sulla terraferma che nel mare territoriale e sulla piattaforma continentale italiana, destinando le maggiori entrate al finanziamento delle politiche di riduzione del costo dell'energia. Ringrazio il collega Vincenzo Amendola del Pd per aver condiviso e firmato l'ordine del giorno. Con questo atto si afferma un principio di giustizia sociale: la transizione energetica e il finanziamento del sistema non possono continuare a gravare in modo indistinto sui consumatori finali, ma devono fondarsi su criteri di progressività, redistribuzione e responsabilità. È un passo concreto per riportare il tema del costo dell'energia dentro una visione di equità fiscale e sociale, mettendo al centro la tutela dei soggetti più fragili e la sostenibilità complessiva del sistema. Oggi segnano solo un primo passo verso un percorso di equità e di giustizia sociale in favore di quasi 15 milioni di cittadini che vivono in uno stato di povertà assoluta e relativa", ha concluso il deputato.
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