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Cupparo replica a Chiorazzo: "Basta film" e tira dritto sui programmi no-oil "avanti con la revisione degli accordi petroliferi"

Cupparo replica a Chiorazzo: "Basta film" e tira dritto sui programmi no-oil: "Avanti con la revisione degli accordi petroliferi"

assessore Cupparo

“Ho cominciato ieri a Corleto Perticara, accogliendo l’invito del sindaco Mario Montano, un confronto con le amministrazioni comunali dei paesi dei comprensori petroliferi sullo stato di attuazione dei programmi no-oil e in generale dell’attività estrattiva, riscontrando significative condivisioni di vedute. E’ questa la migliore smentita alla tesi di quanti nell’opposizione e nella Cgil sostengono che le proposte di rimodulare i programmi no-oil e destinare i fondi non ancora impegnati a progetti “a cabina regionale non tengono conto del parere e delle proposte delle comunità interessate”. Così l’assessore allo Sviluppo economico Francesco Cupparo annunciando che il confronto –“sempre aperto ai Tavoli specifici dedicati a Tempa Rossa-Gorgoglione e Viggiano Val d’Agri con la partecipazione oltre che dei sindaci di sindacati e associazioni datoriali” – proseguirà con ulteriori iniziative. “A chi come il vicepresidente del Consiglio Chiorazzo continua a costruire copioni di film piuttosto che proposte serie e fattibili – aggiunge Cupparo – ricordo che ho sostenuto dal primo momento e lo sto dimostrando nei fatti che la nuova strategia della Regione con la condivisione di Comuni e parti sociali dovrà trovare attuazione nella revisione degli Accordi già sottoscritti con le società petrolifere. Non posso accettare però che si parli di “mancette elettorali” per provvedimenti di spesa che abbiamo effettuato attraverso l’impiego di risorse provenienti da royalties e compensazioni ambientali destinate ai cassaintegrati dell’indotto Stellantis per la loro riqualificazione professionale, per finanziare programmi di industrie lucane con nuovi posti di lavoro, per venire incontro alle esigenze di servizi essenziali dei Comuni. Se queste sono “mancette” ci spieghi cosa sarebbero. Chiorazzo parla di mancette anche quando diamo finanziamento ai Comuni. Sarà un suo difetto”.
“A Corleto – continua Cupparo – ho ribadito quanto ho già comunicato ai dirigenti delle compagnie petrolifere nei Tavoli Tecnici dei giorni scorsi. Vogliamo la svolta per perseguire due obiettivi prioritari: la creazione di attività produttive con stabilimenti sul territorio e dando priorità a proposte di investimenti di imprenditori lucani; realizzare nuovi posti lavoro stabili e di profili professionali adeguati secondo impegni delle compagnie che non trovano attuazione. So bene che in più occasioni dei Tavoli al mio Dipartimento sono stati sollevati i problemi del rispetto del Patto di sito, delle assunzioni che continuano ad essere non di lavoratori del territorio, del mancato utilizzo della Piattaforma Adecco per il lavoro interinale, della formazione professionale da svolgere. Su questi punti vogliamo continuare ad incalzare Total e le aziende che lavorano per Total – come stiamo facendo da sempre – perché ci presenti un cronoprogramma di attività con l’indicazione delle imprese appaltatrici e delle unità lavorative da impiegare. A Corleto ho inoltre fatto il punto sul progetto Ced chiarendo che per assunzioni al Centro di Stigliano si intendono figure tecniche specifiche, a partire da laureati in ingegneria e periti industriali. Sempre per accelerare l’attuazione del progetto, che vedrà la compartecipazione di imprese lucane a fianco di Nimbus, ci sono difficoltà nel reperire un capannone, una struttura necessaria all’attività di formazione e propedeutica all’avvio in produzione. Questo non può essere un ostacolo. Pertanto, in attesa della costruzione della struttura nell’area di Stigliano dove sorgerà il Ced, ho chiesto ai sindaci di individuare una struttura che possa rapidamente rimuovere questo ostacolo e avviare la formazione del personale.
In sintesi, l’esigenza di imprimere una svolta nell’utilizzo delle risorse di compensazione ambientale è legata a raggiungere obiettivi più aderenti alle esigenze sociali, produttive e occupazionali dei comprensori petroliferi e dell’intera regione. Le polemiche pretestuose e strumentali – conclude Cupparo – non avranno alcun effetto sulle nostre scelte che come ho registrato a Corleto trovano il consenso delle popolazioni interessate”.

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