Melfi, alla Tiberina 100 posti a rischio: chiesto un tavolo con Stellantis

Le nuove vetture in procinto di essere lanciate nella stabilimento lucano di Stellantis potrebbero "assestare il fabbisogno a 30, 35 occupati sugli attuali 130": è quanto ha fatto sapere - oggi, durante un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy - la direzione della "Tiberina Melfi", azienda dell'indotto di San Nicola di Melfi (Potenza) che si è vista aggiudicare "forniture per le sole vetture Ds e non anche per Jeep Compass". Per la "situazione di oggettiva difficoltà dell'azienda, dopo la fine della produzione della Jeep Renegade e della Fiat 500 X", Fim, Fiom, Uilm, Fismic e UglM hanno chiesto un sostegno al ministero "per verificare con Stellantis quali ulteriori lavorazioni potranno essere assegnate a Tiberina, a partire dalle altre vetture da lanciare su segmento medio a Melfi". In una nota congiunta, le sigle sindacali hanno chiesto anche di "alleviare la cassa integrazione con sostegni al reddito e di verificare la possibilità di avviare una procedura di uscite volontarie incentivate e naturalmente di prorogare gli ammortizzatori sociali conservativi". La direzione di Tiberina si è detta "disponibile a valutare le proposte fatte e a proseguire il confronto e il monitoraggio della situazione del sito di Melfi".