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15.11.2025 - 18:01
Bardi e Chiorazzo
"In merito alle dichiarazioni diffuse dal consigliere regionale Angelo Chiorazzo sul presunto caso Affidopoli, ribadisco un principio fondamentale: se il consigliere Chiorazzo è in possesso di elementi concreti riguardanti ipotesi di comportamento illegittimo in vari ambiti, dalla sanità all’ambiente, dalla comunicazione ai servizi, ha il dovere di riferirli alle autorità competenti. La legalità non si persegue attraverso insinuazioni, ma con atti formali e verificabili", lo dice in una nota il presidente della giunta regionale Vito Bardi replicando al consigliere regionale Chiorazzo. "Le risultanze - prosegue Bardi - del rapporto che ho personalmente richiesto e ricevuto sugli affidamenti relativi ad alcune iniziative di comunicazione sono già state puntualmente comunicate alla stampa. Esse riguardano esclusivamente il perimetro delle mie responsabilità che continuo a esercitare con rigore e trasparenza.
L’iniziativa che ho assunto sollecita dirigenti e funzionari competenti a verificare nel merito tutti i rilievi emersi dalla recente campagna di stampa e ad adottare, laddove necessario, le decisioni conseguenti. È un atto dovuto, che conferma l’attenzione costante della Regione Basilicata a ogni profilo di correttezza amministrativa. Dispiace constatare - precisa Bardi - che il consigliere Chiorazzo scelga di cavalcare questa campagna costruendo illazioni e insinuazioni. Esistono leggi, regolamenti e responsabilità precise che garantiscono legalità e trasparenza, indipendentemente dal rumore della polemica politica. Comprendo che ciò possa non soddisfare chi è abituato ad agitarla sempre e a qualunque costo, ma per quanto mi riguarda continuerò a lavorare nel pieno rispetto delle istituzioni e nell’interesse esclusivo dei cittadini lucani", conclude il presidente.
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