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11.11.2025 - 18:36
"A fronte del riconoscimento di Natuzzi quale azienda di interesse strategico nazionale, purtroppo constatiamo come non sia ancora partito alcun vero processo di riqualificazione industriale. Le misure finora adottate hanno garantito solo una gestione emergenziale della crisi, senza prospettive concrete di rilancio produttivo e occupazionale". Lo denunciano in una nota congiunta i segretari generali delle Filca-Cisl di Puglia e Basilicata, Antonio Delle Noci e Angelo Casorelli, al termine dell'incontro tra le organizzazioni sindacali e la direzione aziendale di Natuzzi, alla presenza dei rappresentanti ministeriali, per fare il punto sulla gestione degli ammortizzatori sociali, sulla situazione finanziaria e sulle prospettive industriali del gruppo. "Siamo fortemente preoccupati per i ritardi nei pagamenti degli stipendi e delle tredicesime - dicono - per l'assenza di un piano di investimenti strutturato e per la mancanza di chiarezza sulle strategie future". Di qui la richiesta di "un intervento coordinato tra proprietà, istituzioni e soggetti pubblici come Invitalia e Cassa depositi e prestiti, finalizzato a restituire stabilità e prospettive di sviluppo". Sulle ipotesi di riorganizzazione o razionalizzazione degli stabilimenti la Filca ribadisce che "è necessario un confronto trasparente e condiviso, evitando decisioni unilaterali. I lavoratori devono essere coinvolti nei processi di definizione del nuovo piano industriale, non solo informati a posteriori". Il sindacato chiede, infine, che il piano di rilancio "includa strumenti concreti per la formazione e la riqualificazione professionale, oggi del tutto assenti, e che vengano attivati percorsi per accompagnare i lavoratori verso la pensione o la ricollocazione, con garanzie economiche adeguate".
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