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05.11.2025 - 16:20
Alessandro Galella (archivio)
Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Galella, commenta con soddisfazione l’adozione del Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2239 del 29 ottobre 2025, con cui la Commissione Europea ha ufficializzato la denominazione “Fragola della Basilicata” tra le IGP europee. «Questo risultato – evidenzia Galella – consacra la Basilicata tra i grandi protagonisti dell’agroalimentare europeo. La Fragola della Basilicata è l’emblema di un territorio che ha saputo coniugare natura, sapere e fatica. È il simbolo del Metapontino laborioso e produttivo, dove la qualità non è solo un obiettivo, ma un’identità. È la dimostrazione che la nostra regione, quando crede nelle proprie potenzialità e lavora in sinergia, può raggiungere risultati straordinari». Il riconoscimento IGP, sottolinea il consigliere di Fratelli d’Italia, «non è un semplice bollino, ma una garanzia di origine, autenticità e tutela. Significa protezione dalle imitazioni, ma anche slancio economico per l’intera filiera: dai produttori fino ai mercati nazionali e internazionali. Con un valore commerciale stimato in circa 100 milioni di euro l’anno, questa denominazione diventa un motore di sviluppo, innovazione e sostenibilità per tutta la Basilicata». Galella rivolge inoltre un sentito ringraziamento al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per la costante attenzione alle produzioni agricole: «Desidero ringraziare il ministro Lollobrigida per la determinazione e la visione strategica con cui il Governo Meloni sta promuovendo le eccellenze italiane». «Questa è una vittoria della Basilicata intera – conclude Galella –: dei suoi agricoltori, dei tecnici, delle istituzioni e di tutti coloro che hanno creduto nel valore di una visione comune. Oggi l’Europa riconosce ufficialmente la nostra Fragola, ma soprattutto riconosce la forza, la serietà e la passione di una regione che non smetterà mai di difendere e promuovere le proprie produzioni d’eccellenza. È da qui che passa una parte importante del futuro economico, culturale e identitario della Basilicata».
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