Pd Factor: chi ha il talento per salvare la sinistra lucana?

Non bastava l’esperienza infelice dell’ex segretario Lettieri, il Pd lucano è ormai il simbolo perfetto di una sinistra che ha perso tutto: la militanza, la passione, i voti e persino l’ironia, quella che servirebbe per sopravvivere in primis a sé stessi e, già che ci siamo, anche all’arena del Consiglio regionale. Roberto Cifarelli si è incartato nel labirinto delle urne materane. Piero Lacorazza, instancabile scalatore di appennini e social network, pare abbia smarrito la via dell’opposizione concreta. Piero Marrese, ex candidato presidente, si limita a contestare a buon mercato la sanità lucana. Il risultato? Un Pd che non scalda, non parla e non decide. Commissariato, appunto, ma non solo per atto formale: commissariato dalla realtà e dalla mancanza di una figura capace di tenere insieme un campo che vorrebbe definirsi progressista ma che ormai è ridotto ad un orto condominiale. La verità è che il Pd Basilicata non ha un leader, ma una serie di ex aspiranti tali, ognuno convinto di meritare il ruolo per diritto divino o per anzianità di tessera. Nel frattempo i cittadini guardano altrove e il dibattito interno si riduce a un eco di liturgie logore. Forse servirebbero davvero i casting in stile X Factor: un palco, qualche riflettore, una giuria e la domanda che nessuno nel partito ha il coraggio di fare ad alta voce: chi ha il Pd Factor? Per ora nessuno sembra averlo.