Smartpaper, scatta lo sciopero: lavoratori in difesa di sedi e diritti

Le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic e le rappresentanze sindacali di base hanno proclamato "le prime otto ore di sciopero" di tutto il personale della Smartpaper. Lo sciopero è previsto per "quattro ore fine turno" per ogni turno di lavoro i prossimi 13 e 14 ottobre. La motivazione è spiegata in una nota stampa in cui si evidenzia come siano "trascorse ampiamente le 48 ore concesse all'Rti DataContact-Accenture e ai soggetti coinvolti nel cambio d'appalto Enel Energia per fornire una risposta ufficiale sulla sede o sulle sedi di lavoro dei lavoratori Smartpaper coinvolti nella transizione". Giudicando il silenzio alla loro richiesta "inaccettabile e irresponsabile", i sindacati giudicano "lo sciopero la prima azione di mobilitazione di un percorso che, se continuerà il silenzio da parte delle aziende coinvolte, sarà intensificato con ulteriori pacchetti di protesta fino a quando non verranno fornite garanzie certe sul mantenimento delle sedi di lavoro a Potenza e Castelfranco Veneto e sulla continuità occupazionale e salariale per tutti i lavoratori". L'ipotesi di uno spostamento delle attività su altre sedi (Matera, Bari o Padova) "comporterebbe una delocalizzazione mascherata e la dispersione di un patrimonio di professionalità e competenze costruito in anni di lavoro nei siti di Potenza e Castelfranco, ed un peggioramento della condizione di vita dei lavoratori e delle loro famiglie". Fim, Fiom, Uilm e Fismic hanno chiesto ad Enel "di assumersi le proprie responsabilità e di intervenire per garantire il rispetto degli impegni assunti", alla Regione Basilicata e alla Regione Veneto di "attivarsi con urgenza nei confronti della stazione appaltante e delle aziende coinvolte, per difendere il lavoro, la dignità e il futuro di centinaia di famiglie".