IL MATTINO
il caso
08.10.2025 - 19:45
Una campagna di boicottaggio online ha preso di mira tre attività del centro storico di Matera che espongono la bandiera della Palestina. Sui social è apparso un messaggio che invita a "unire le forze per evitare queste attività e avvisare gli altri", con l'obiettivo di colpirle attraverso recensioni negative e commenti denigratori. L'iniziativa è stata lanciata da un profilo, Naor Meningher, che si presenta come esperto di social network, curatore di campagne politiche ed ex gestore dei canali digitali dell'ex premier israeliano Benjamin Netanyahu. Due giorni fa, sul gruppo Facebook "Roma per viaggiatori: consigli e condivisione di esperienze", Meningher ha invitato i turisti israeliani a lasciare recensioni negative alle attività che espongono simboli palestinesi, citando anche tre locali materani con foto e geolocalizzazione. Nelle ore successive, i tre esercizi commerciali - tra cui Birrificio79, Materia Prima Bistrot e il museo privato Tower Art Museum - sono stati bersagliati su Google Maps da una serie di recensioni negative, molte provenienti da profili creati di recente o da utenti che dichiarano di non aver mai visitato i luoghi. Il Birrificio79 ha denunciato pubblicamente l'accaduto sui propri canali social, definendo l'azione "un'ondata di recensioni false" contro chi espone la bandiera palestinese. "Non ci preoccupano le recensioni - si legge nel post -. A preoccuparci dovrebbe essere il genocidio in corso e chi non ha il coraggio di chiamarlo con il suo vero nome". La campagna ha suscitato reazioni di solidarietà in città. Clienti, associazioni e cittadini stanno manifestando vicinanza alle attività coinvolte con recensioni positive e messaggi di sostegno a difesa della libertà di espressione.
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