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L'età delle rivoluzioni in Azione, edizione lucana

L'età delle rivoluzioni in Azione, edizione lucana

Carlo Calenda

Quella letta da Carlo Calenda è decisamente una storia più affascinante della farsa lucana andata in scena nell'ultimo anno e mezzo. Azione, il partito che si dichiarava "né di destra né di sinistra", in Basilicata è talmente avanti che ha fatto il giro completo: alle regionali con il centrodestra a sostegno del generale Bardi, alle comunali a Matera col sinistro campo largo di Cifarelli, completando l'opera silurando il segretario fondatore Donato Pessolano - colpevole di credere ancora nei valori fondativi del partito - per consegnare il giocattolino nelle mani del giovane tirocinante Marcello Pittella, ex presidente Pd della Regione. Un tempo, in quel di Azione, si parlava di riformismo radicale e di scelte coraggiose. Oggi, invece, pare di assistere alle mosse di un vecchio partito di corrente, disposto a tutto pur di ritagliarsi uno spazio. Se questa è la nuova rivoluzione moderata allora siamo messi bene. E così Basilicata in Azione è passata dal sogno di costruire qualcosa di nuovo al più classico del cerchiobottismo. D’altronde, l’unica vera rivoluzione che hanno fatto è stata rovesciare i loro stessi ideali con buona pace dei valori, del territorio e della coerenza, dove si mescolano destra, sinistra e un pizzico di opportunismo sperando che nessuno senti l’odore di bruciato.

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