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05.09.2025 - 16:14
vHa raggiunto 1.800 firme la petizione popolare, promossa da Legambiente Basilicata con la Lega Navale sezione di Maratea, il Centro Culturale Maratea e gli 'Amici di Maratea', 'per difendere il porto'. "Un risultato straordinario che conferma come il porto non sia solo un'infrastruttura, ma un bene comune e identitario, al centro della vita sociale, culturale e ambientale della città" ha commentato il presidente Antonio Lanorte. Alla Regione Basilicata si chiede di ritirare l'avviso pubblico sull'affidamento a un unico gestore dell'intera area portuale, inclusi specchio acqueo e spazi a terra, per una durata fino a 15 anni; si contesta l'assenza totale di confronto con Comune, associazioni e stakeholder locali e la mancata previsione di spazi adeguati per la futura Area Marina Protetta "Costa di Maratea", per le imbarcazioni di vigilanza e per attività educative e culturali. "L'avviso va ripubblicato solo dopo un confronto preventivo con Comune e territorio - ha messo in evidenza Legambiente - la gestione dell'area marittima deve essere fondata su trasparenza, sostenibilità e partecipazione; gli spazi a terra devono restare di pubblica utilità e libera fruizione per cittadini, operatori e attività culturali. Il Porto di Maratea - ha concluso Lanorte - non può essere trattato come una semplice pratica amministrativa, ma deve essere governato con criteri di trasparenza, partecipazione e sostenibilità".
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