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08.08.2025 - 11:06
Ospedale di Lagonegro
Un morto e 9 persone intossicate. E’ il tragico epilogo di una sera d’estate trascorsa sul lungomare di Diamante dove una comitiva aveva deciso di acquistare dei panini da un truck ambulante del centro calabrese in provincia di Cosenza. Luigi Di Sarno, 52 anni, è morto ieri in Basilicata, nell’ospedale di Lagonegro. Aveva mangiato un panino con salsiccia e broccoli. La vittima, infatti, nonostante i sintomi, era ripartito per tornare a casa, a Napoli, ma era stato costretto a causa del malessere a fermarsi in Basilicata, nell’ospedale di Lagonegro, dove è deceduto. Tutti, poco dopo aver mangiato il panino, hanno iniziato ad avvertire i primi sintomi tra i quali annebbiamento della vista e vomito. Tra i colpiti ci sono anche due donne di circa 40 anni e due giovani di 17 anni, ricoverati in terapia intensiva all’ospedale di Cosenza. A due dei ricoverati è stato iniettato siero immune antitossina botulinica inviato da Taranto. Altre 7 dosi sono in arrivo da Roma con l’eliambulanza “grazie alla disponibilità ed alla celerità del presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli”, secondo quanto dichiarato dal primario di terapia intensiva Andrea Bruni. I casi della Calabria fanno il paio con quelli registrati alcune settimane fa a Cagliari, dove un altro gruppo di persone ha subito un’intossicazione da botulino, ma fortunatamente nessuno di loro è deceduto. Un bambino di 11 anni, però, è stato trasferito d’urgenza a Roma, all’ospedale Fatebenefratelli con un volo sanitario. Le sue condizioni al momento sono stabili ma senza nessun miglioramento significativo ed è ancora in terapia intensiva pediatrica. Nei prossimi giorni sarà operato, dopo un lungo periodo di intubazione, per garantirgli una respirazione più stabile e ridurre i rischi associati alla ventilazione meccanica.
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