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“Disinformazione e ironia fuori luogo sulla crisi idrica": Galella (FdI) replica all'Adoc

 “Disinformazione e ironia fuori luogo sulla crisi idrica": Galella (FdI) replica all'Adoc

Alessandro Galella

“Purtroppo, sembra che il Presidente dell’Adoc Basilicata, Canio D’Andrea, scelga di svolgere il suo ruolo con futili chiacchiere da bar anziché con un serio approfondimento dei temi”. È quanto afferma in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Galella, che respinge con decisione le recenti critiche dell’associazione dei consumatori sulle politiche regionali in materia di risorse idriche. Secondo Galella, le affermazioni dell’Adoc si basano su “un approccio superficiale e pieno di luoghi comuni, che cozza con la responsabilità di rappresentare i consumatori lucani”. Il consigliere sottolinea come ci si aspetterebbe “una conoscenza approfondita delle procedure delle pubbliche amministrazioni e un’analisi rigorosa dei problemi”, mentre invece le comunicazioni diffuse da D’Andrea sarebbero “ricche di disinformazione, illazioni e semplificazioni errate”. Il riferimento va anche al titolo di una mail inviata da Adoc – “La Basilicata ricca di risorse idriche soffre la sete” – che Galella definisce “semplicemente fuorviante: se la regione fosse ancora davvero ricca di risorse idriche, la crisi idrica non esisterebbe”. Ancora più gravi, secondo Galella, sarebbero le accuse lanciate senza elementi concreti: “L’affermazione secondo cui ‘la nomina di Bardi a commissario ad acta abbia prodotto solo compensi per il suo entourage’ è qualunquistica, priva di fondamento e dannosa”. Non manca, nelle parole del consigliere, una risposta ironica a toni giudicati inappropriati: “Forse sarebbe stato meglio spendere quei soldi per ingaggiare qualche sciamano per fare la danza della pioggia – si legge nella nota di Adoc – un commento che, seppur sarcastico, mette in evidenza il vuoto tecnico delle critiche”. Galella difende l’operato dell’Amministrazione regionale, rivendicando gli investimenti e le azioni concrete messe in campo: “Molti fondi sono stati investiti in interventi strutturali fondamentali, come confermato dai progetti finanziati. La Basilicata affronta una reale crisi idrica, aggravata da vulnerabilità climatiche e carenze infrastrutturali. I nostri invasi più importanti – Monte Cotugno, Pertusillo, Camastra – sono soggetti a diverse criticità, tra cui il fatto che gran parte delle acque è destinata ad altri territori o non può essere adeguatamente distribuita a causa di problemi tecnici”. Il consigliere ricorda anche che le perdite idriche, stimate tra il 50% e il 65%, non derivano solo da rotture, ma anche da “usi impropri e abusi diffusi in alcune zone interne, fenomeni spesso ignorati nelle critiche superficiali”. Galella elenca gli interventi in corso: 30 milioni di euro per la diga del Camastra, oltre 100 milioni di euro da PNRR e REACT-EU per il rinnovo delle reti idriche, installazione di sistemi di telecontrollo, interconnessione degli invasi e ordinanze contro gli sprechi idrici. “Riconosciamo che ci sono stati ritardi accumulati in passato, ma oggi il 75% degli obiettivi procedurali è stato raggiunto. Per l’estate 2025 – conclude Galella – le previsioni climatiche indicano ancora possibili criticità, ma la strategia è chiara e concreta. La ‘danza della pioggia’ evocata da Adoc è solo una metafora amara di inefficienze pregresse: oggi, l’unica magia possibile è il lavoro concreto di questa Amministrazione con tutti gli attori coinvolti, per garantire una Basilicata che non dimentica i suoi cittadini”.

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