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"Quando chiamate riferite che siete per Cifarelli", a Matera un ballottaggio infuocato

"Quando chiamate riferite che siete per Cifarelli", a Matera un ballottaggio infuocato

"Il mio avversario ha strumentalizzato un mio messaggio organizzativo interno non esitando a violare il silenzio elettorale e scatenando un attacco che ha il sapore della propaganda più povera". Lo ha scritto su Facebook il candidato sindaco di Matera Roberto Cifarelli (centrosinistra), in riferimento a quanto scritto, sempre sui social, da Antonio Nicoletti (centrodestra) in merito a un messaggio inviato via Whatsapp dallo stesso Cifarelli rispetto alla possibilità di accompagnare ai seggi persone non in grado di raggiungerli. In particolare, Nicoletti ha contestato il fatto che nel messaggio, a cui è allegato il numero di un autista da contattare, ci sia scritto: "Quando chiamate identificatevi e riferite che siete per Cifarelli sindaco". Il candidato sindaco del centrodestra ha quindi sottolineato che "il voto, anche quello di parenti e amici, è libero e segreto. Si tratta del principale strumento che abbiamo a disposizione per difendere la democrazia e la nostra libertà personale. Colgo l'occasione - ha aggiunto il candidato sindaco del centrodestra - per augurare a tutti un buon voto, ma anche per invitarvi a diffidare di chi fa promesse ingannevoli o pretende una prova della vostra preferenza elettorale. Ad esempio se qualcuno vi dovesse chiedere di fotografare la scheda elettorale, non fatelo. Si tratta di un reato e vi mettete seriamente nei guai". "Rivendico con forza e orgoglio - ha ribattuto Cifarelli - l'organizzazione di un servizio di accompagnamento ai seggi a favore di persone fragili con difficoltà diverse che altrimenti non potrebbero esercitare il diritto di voto. È una richiesta che mi è arrivata da famiglie e da anziani. Evidentemente il mio avversario ignora che garantire il diritto di voto aiutando i più fragili non è propaganda ma sano spirito democratico. Avrebbe dovuto farlo anche lui, ma non può, perché distante dalla vita reale. Se uscisse dalla bolla di Facebook scoprirebbe i problemi reali delle persone ed eviterebbe la violazione clamorosa del silenzio elettorale", ha concluso il candidato del centrosinistra.

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