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23.05.2025 - 10:14
È giovane, diplomato, innovativo e profondamente orientato alla collaborazione: questo l’identikit del nuovo agricoltore lucano emerso oggi nel corso della conferenza “Giovani e agricoltura: resilienza e innovazione per un futuro sostenibile”, promossa dalla Regione Basilicata nell’ambito dell’evento nazionale Agriworld, organizzato dalla Rete d’Impresa Basilicata in Guscio, che riunisce 120 aziende agricole e del comparto servizi. L’appuntamento, ospitato nella sede dell’Università degli Studi della Basilicata a Matera e vede la partecipazione di esperti, operatori del settore, docenti e imprenditori, tutti chiamati a confrontarsi su temi cruciali per il futuro dell’agricoltura, tra cui il ricambio generazionale. In Basilicata, i giovani agricoltori sotto i 41 anni sono 3.436. Di questi, il 46% opera in forma associata, il 16% fa parte di organizzazioni di produttori, il 2% aderisce a reti d’impresa, mentre il 37% collabora con altre aziende o organizzazioni. Sul fronte dell’istruzione, il 53% possiede un diploma di scuola superiore, il 22% è laureato e il 17% ha la licenza media. Questi dati tracciano il profilo di una nuova generazione di imprenditori agricoli capaci di coniugare formazione, spirito innovativo e senso della comunità. Dal 2007 al 2023, sono stati 1.600 i giovani che hanno beneficiato delle misure promosse dalla Direzione Agricoltura della Regione Basilicata attraverso i fondi comunitari, a dimostrazione di un impegno costante per favorire l’accesso delle nuove generazioni al settore. “Favorire l’ingresso dei giovani in agricoltura è una nostra priorità – ha dichiarato il direttore generale Rocco Vittorio Restaino –. La resilienza è la capacità di riscoprire le opportunità anche nelle difficoltà, e l’innovazione, specie quella legata all’agricoltura 4.0, rappresenta uno strumento fondamentale. Con le risorse del PNRR, ad esempio, abbiamo sostenuto interventi per la transizione energetica per 16 milioni di euro, rispondendo a 700 domande. Questo vuol dire dare ai giovani la possibilità di restare o tornare nella propria terra”. Anche l’assessore regionale alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Carmine Cicala, ha ribadito l’importanza strategica del sostegno ai giovani agricoltori. “Crediamo fortemente nel ricambio generazionale. È una risposta allo spopolamento delle aree interne e un modo per valorizzare l’agricoltura come risorsa fondamentale. Abbiamo una visione chiara e mettiamo in campo ogni strumento utile per rafforzare questo comparto, consapevoli che rappresenta un pilastro economico, sociale e culturale per la Basilicata”. Le testimonianze di tre giovani imprenditori agricoli lucani hanno chiuso la prima giornata della conferenza, portando sul palco esperienze concrete di chi ha scelto di investire nel proprio futuro restando legato alla terra d’origine. Tra resilienza, innovazione e comunità, l’agricoltura lucana si sta trasformando in un’opportunità concreta per le nuove generazioni. Un modello sostenibile, dove la tradizione si fonde con il futuro, e dove le politiche pubbliche giocano un ruolo chiave nel costruire percorsi di sviluppo duraturi.
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