IL MATTINO
La città capoluogo
12.05.2025 - 16:10
Bruno Saponara
Bruno Saponara, dottore commercialista, classe 1987, sposato, approdato in consiglio comunale a Potenza nel 2024 con la lista civica Orgoglio lucano, organizzata dal Consigliere regionale Mario Polese, attualmente Presidente del gruppo consiliare e vice Presidente della V commissione consiliare permanente. Molto attivo nella comunità cittadina, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale del 30 aprile 2025 è intervenuto sul provvedimento di modifica al regolamento Taric.
Consigliere, nell’ultimo Consiglio comunale avete votato le modifiche al regolamento Taric, si tratta di una documento discusso in commissione e condiviso?
«Le modifiche al regolamento Taric da votare nel Consiglio Comunale del 29 maggio sono pervenute nella seconda commissione consiliare il girono 28 e nella prima commissione il giorno 29, per essere votate, senza nessuna discussione o possibilità di emendarle (da regolamento almeno 5 giorni prima poiché necessitano sia dei pareri degli uffici comunali che dei revisori Acta)».
La modifica che riguarda le sanzioni previste dall’articolo 40 del regolamento sarà utile al recupero dei crediti?
«L’unica modifica effettuata all’articolo 40 è il comma 5 che, passa dalla discrezionalità di emettere penali fino al 50%, alla penale fissa del 30% o del 50% in base alle violazioni contestate e di conseguenza non comprendo come questo possa agevolare la raccolta del credito da parte di Acta Spa o Municipia Spa».
Durante il suo intervento in Consiglio comunale ha distinto tra sanzioni e penali ed ha spiegato come vi sia un cumulo tra loro a carico del cittadino. Ci sintetizza?
«All’interno dei regolamenti Taric dei comuni italiani troviamo l’utilizzo della legge 27 Dicembre n. 147/2013 dai commi 694 a 699 che disciplina le sanzioni o le penali, il nostro regolamento è quasi un unicum poiché per determinate violazioni il cittadino si troverà recapitate sia la sanzione che la penale, un cumulo che genera ancor più confusione e che, con la modifica al regolamento, doveva essere eliminato».
Ha anche denunciato la mancanza chiarezza delle modiche e l’assenza di previsione dell’istituto del ravvedimento operoso. In sostanza si tratta di carenza che non agevolano il recupero?
«Credo che quando si procede alla modifica di un regolamento o ad un articolo dello stesso bisogna quantomeno valutarlo nella sua interezza per produrre rettifiche complete e chiare della norma. Se l’obiettivo è agevolare Acta Spa o Municipia Spa al recupero si potevano prevedere nel regolamento istituti come il ravvedimento operoso che spingono i cittadini in difetto a regolarizzare la propria situazione senza l’applicazione di sanzioni, penali e interessi nella sua interezza ma, l’evidente contrasto di intenti tra l’Assessore al bilancio e il Sindaco manifestato nel consiglio comunale e le modifiche effettuate in tempi brevi e senza confronto hanno prodotto un risultato poco incisivo».
In conclusione la delibera approvata dalla maggioranza in Consiglio comunale inciderà sulle sorti di Acta o solo sulle tasche dei cittadini inadempienti? «L’opposizione tutta ha deciso di non prendere parte alla votazione delle modifiche del regolamento ritenendole incomplete e non chiarificatrici poiché non aiuteranno in modo significativo il recupero del credito e tantomeno i cittadini nel regolarizzare la propria posizione tributaria».
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