IL MATTINO
elezioni comunali 2025
23.04.2025 - 23:33
Martucci
C’è un momento per ogni cosa. E Renato Martucci, volto conosciuto e apprezzato della politica locale e già capogruppo consiliare durante l'Amministrazione Pepe, ha scelto il suo momento con delicatezza. Lo ha fatto nel rispetto di un lutto che ha attraversato confini e fedi: la scomparsa di Papa Francesco. “Avrei voluto annunciare questa candidatura guardando le persone negli occhi, come si fa nei momenti importanti,” spiega. “Perché credo che il calore della presenza umana non potrà mai essere sostituito da nessuno schermo.” Tuttavia, il rispetto per ciò che sta accadendo nel mondo lo ha portato a fare una scelta diversa. “In un tempo in cui si dovrebbe fare silenzio e stringersi attorno a un sentimento comune, ho sentito il dovere di rimandare l’evento pubblico che avevamo immaginato. Ma - rimarca Martucci - non potevo più tacere il desiderio che da tempo mi accompagna.” Quel desiderio è chiaro: la candidatura a Sindaco del Comune di Tolve. “Lo faccio con umiltà, ma con determinazione, perché sento forte il legame con questa terra e con la sua gente. Perché credo che sia possibile ricostruire un senso di comunità, una visione condivisa. Mi rivolgo a chi lavora ogni giorno, anche nell’ombra. A chi si alza presto e si guadagna il pane con fatica, ma anche a chi il lavoro non lo ha e aspetta un’opportunità. A chi è rimasto qui, a chi è andato via e sogna di tornare, a chi ha già deciso di farlo.” Poi una riflessione più profonda, quasi intima e personale: “Mi candido per chi non ha smesso di credere, nonostante tutto. Perché sono convinto che grande sia il destino di chi non si arrende. E io non intendo farlo. Anzi, voglio lottare con e per questa comunità.” Renato Martucci, forte della sua esperienza amministrativa e consiliare non nasconde la volontà di mettere a frutto quanto appreso al fianco di Pasquale Pepe, oggi vicepresidente della Giunta regionale. Ma guarda anche avanti: “Ci sono momenti in cui il passato insegna, ma è il futuro che chiama. Oggi è uno di quei momenti.” E conclude con parole che non suonano come uno slogan, ma come un impegno: “Ci sono. Ci siamo. Per Tolve, per la nostra storia, per quello che possiamo essere. Per tutto questo, una ragione di vita.” In un tempo in cui è facile scegliere scorciatoie, Martucci - volenteroso, preparato e dai sani valori - ha scelto la via più difficile, ma anche la più vera e autentica: quella del servizio, della presenza e dell’ascolto. Un messaggio chiaro e forte che punta sulla forza dei legami, sull'identità, sulla valorizzazione dei giovani ma anche delle tradizioni, sull'innovazione e sul futuro. Martucci è pronto.
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