«Visto che ormai andare a votare non serve più a nulla, ho strappato in due la mia Tessera elettorale e in due distinte Raccomandate con ricevuta di ritorno, ne ho inviato metà al presidente Sergio Mattarella e metà al presidente Giorgia Meloni. È l'azione estrema di Angelo Gabriele Pignatelli, che da tempo chiede di essere ascoltato dalle istituzioni in quanto vittima del sovraindebitamento. «Dal gennaio 2019 scrivo al presidente Mattarella e a più governi (Conte 1, Conte 2, Draghi), come dal 4 Novembre 2022 scrivo al presidente Meloni e a tutti i ministri e sottosegretari del governo attuale, senza aver ottenuto alcun riscontro», spiega Pignatelli, imprenditore di Mesagne, che aggiunge: «Ho scritto centinaia di mail spiegando la mia situazione, e degli altri 7 milioni di Italiani che si trovano a vivere il mio stesso dramma, di sovraindebitamento, crediti deteriorati, e fondi antiusura insufficienti, e che nemmeno vengono spesi totalmente. Ho inviato le proposte di modifica delle succitate leggi, ho spiegato che andrebbero rese complementari, ma nonostante tutta la mia disperazione, non sono stato mai degnato di nessuna attenzione. Ho indicato le modifiche che vanno apportate per renderle più efficienti e funzionali. Ho chiesto di essere ricevuto a Roma per essere ascoltato, ma non sono stato mai degnato di nessuna attenzione. Il mio sogno è poter essere finalmente essere contattato per risolvere e poter riaprire la mia amata "Gelateria Capriccio" già a Maggio 2025 e finalmente tornare a lavorare e a vivere».
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