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15.03.2025 - 15:23
Questa situazione vorrebbe escludere le prestazioni residenziali socioassistenziali per gli anziani non autosufficienti dalla copertura del Fondo Sanitario Nazionale, limitandola esclusivamente alle prestazioni sanitarie. Una scelta incomprensibile e inaccettabile, che comporterebbe un aggravio insostenibile dei costi per le famiglie, costringendo molte di esse a sacrifici economici enormi per garantire ai propri cari l'assistenza necessaria. Mentre si discute su come rispondere alle carenze del sistema sanitario, tra liste di attesa interminabili e accesso alle cure negato, il Governo pensa bene di scaricare sulle famiglie i costi per far fronte alle cure dei cittadini più fragili. A questo si aggiunge l'incertezza legata alla modifica del calcolo dell'ISEE, con l'esclusione dei titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti di risparmio postale fino a 50.000 euro: una misura positiva solo se dotata delle adeguate coperture per garantire a tutti prestazioni e sussidi. In caso contrario, invece, non fa altro che tradursi in una riduzione dei diritti e delle agevolazioni, dando un ulteriore colpo al sistema di welfare". Federconsumatori chiede al Governo di avviare un confronto serio e trasparente con le parti sociali, le associazioni di tutela dei cittadini e gli enti locali per garantire una sanità pubblica accessibile ed efficiente. Il diritto alla salute non può essere subordinato a logiche di bilancio che penalizzano i più deboli. "Soprattutto non si può continuare a suon di slogan a proclamare l'impegno in misure per garantire il diritto alla salute e poi tagliare le prestazioni e le tutele per le fasce più deboli della popolazione. Continueremo a vigilare affinché non vengano ridotti i diritti e le tutele dei cittadini, denunciando ogni tentativo di smantellamento del sistema sanitario pubblico e del sistema di welfare".
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